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Bari al ballottaggio: patto per la legalità tra Leccese e Laforgia. Romito si affida ai ministri

Entra nel vivo la corsa al ballottaggio che decreterà il nuovo sindaco di Bari tra Vito Leccese, candidato del Partito democratico, e Fabio Romito, leghista sostenuto dal centrodestra. I baresi torneranno al voto il 23 e 24 giugno prossimi. Laforgia e Leccese uniti: «Garantiremo alla città il miglior governo possibile» Lunedì scorso, a urne ancora…

Entra nel vivo la corsa al ballottaggio che decreterà il nuovo sindaco di Bari tra Vito Leccese, candidato del Partito democratico, e Fabio Romito, leghista sostenuto dal centrodestra. I baresi torneranno al voto il 23 e 24 giugno prossimi.

Laforgia e Leccese uniti: «Garantiremo alla città il miglior governo possibile»

Lunedì scorso, a urne ancora aperte ma con i risultati che andavano definendosi, Michele Laforgia, candidato sindaco del Movimento 5 stelle e di altri partiti di sinistra, aveva confermato l’intenzione di sostenere Leccese, riunendo così il centrosinistra che al primo turno si è presentato diviso.

Oggi i due hanno ribadito che «ci presenteremo uniti il 23 e 24 giugno e resteremo uniti anche dopo, al governo della città» in occasione di un incontro avvenuto nella sede de La Giusta causa, l’associazione fondata da Laforgia, durante il quale hanno annunciato che «sottoscriveremo il patto per la legalità e, partendo dai rispettivi programmi, lavoreremo per condividere un programma comune che possa rappresentare l’intera coalizione, in coerenza con le proposte che abbiamo avanzato al momento della presentazione delle liste e in campagna elettorale per una città più giusta, più inclusiva, più sostenibile e più verde».

In una dichiarazione congiunta Leccese e Laforgia sottolineano che «abbiamo dichiarato pubblicamente e da tempo che, non essendo riusciti a concordare una candidatura unitaria, entrambi abbiamo accettato la candidatura a sindaco allo scopo non di dividere, ma di unire e allargare la coalizione delle forze progressiste. Abbiamo pertanto partecipato separatamente al primo turno delle elezioni amministrative, con l’impegno a sostenerci reciprocamente in caso di ballottaggio e a governare insieme, riunendo tutte le componenti della ampia coalizione progressista».

Il voto dell’8 e 9 giugno, sostengono, «ha largamente confermato la volontà della maggioranza del corpo elettorale di proseguire e migliorare l’esperienza di governo del centrosinistra a Bari».

Subito dopo il voto, in caso di vittoria, dunque, Leccese e Laforgia intendono «costruire insieme a tutte le componenti della coalizione progressista, con criteri di rappresentatività, competenza e pari dignità, la squadra per garantire alla città il miglior governo possibile».

Romito: «Il centrodestra può vincere le elezioni con il voto libero»

Fabio Romito, candidato del centrodestra, si affida invece ai ministri del Governo Meloni. E così – dopo Valditara, Pichetto Fratin e Tajani intervenuti durante la campagna elettorale per il primo turno – sono attesi in città i ministri Sangiuliano, Crosetto, Bernini e Zangrillo e si aspetta la disponibilità di altri quattro ministri e cinque sottosegretari.

«Il centrodestra può vincere le elezioni. Al ballottaggio – afferma Romito – si riparte da 0-0 perché non ci sono liste, non ci sono le clientele, non ci sono i figli assunti nelle aziende partecipate dai politici del centrosinistra come è emerso dalle ultime inchieste. Non ci sono i ricatti perpetrati nelle aziende pubbliche, nelle agenzie regionali e nelle Asl. C’è un voto libero».

Il candidato del centrodestra ricorda che nelle ultime competizioni elettorali in cui è stato candidato ha sfiorato le 10mila preferenze. «Questo vuol dire – spiega – che gli elettori del centrodestra hanno votato liberamente perché noi abbiamo liste dal punto di vista numerico molto più “scariche” di quelle del centrosinistra. Basta leggere la lista del Pd con assessori comunali in carica che hanno utilizzato il proprio ruolo per fare campagna elettorale, alcuni dei quali addirittura dalle gradinate di una chiesa della città, altri hanno utilizzato i propri uffici per fare campagna elettorale. Tutto questo è finito al primo turno. Quello che comunichiamo alla città di Bari è che, finalmente, il 23 e 24 giugno daremo la possibilità ai baresi di scegliere in modo libero».

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