Ballottaggio comunali a Potenza, il centrosinistra ritrova l’intesa. Saltato ieri mattina l’apparentamento formale tra il candidato sindaco di centrosinistra Vincenzo Telesca e le forza politiche che al primo turno hanno appoggiato i candidati sindaci sconfitti, Pierluigi Smaldone e Francesco Giuzio, già nel pomeriggio il campo progressista ha provato a ricompattarsi. Smaldone (Movimento civico Potenza ritorna, sostenuto dal M5s) e Giuzio (La Basilicata Possibile) hanno firmato un accordo programmatico di dieci punti. Appoggeranno Telesca nella corsa alla carica di sindaco di Potenza contro il leghista e candidato di centrodestra Francesco Fanelli. Si vota il 23 e il 24 giugno, vince chi prende più voti.
Le trattative
Giornata frenetica ieri nel centrosinistra lucano. Alle 13, scadenza del termine per il deposito degli apparentamenti, era chiaro il flop della richiesta di “apparentamento palese sulla scheda elettorale”, avanzata da Smaldone e Giuzio per sostenerlo nella sua corsa al Comune. Telesca non ha accettato le condizioni. Se la richiesta fosse andata in porto, i potentini avrebbero trovato sulla scheda elettorale sotto il nome di Vincenzo Telesca i simboli delle tre liste collegate al primo turno con Smaldone (Potenza Ritorna, Città Nuova e M5s) nonché della lista di Giuzio (Basilicata possibile). In questo modo, gli sconfitti al primo turno avrebbero preso parte alla ripartizione dei venti seggi nel Consiglio comunale. Alla fine, tra gli aspiranti consiglieri delle liste collegate a Telesca è prevalsa la linea del no. Telesca, sostenuto dalla maggioranza del Pd ma in corsa senza il simbolo dem a causa della spaccatura nel partito, guarda avanti fiducioso: «Si continua più uniti e forti di prima», scrive su Facebook, nel pomeriggio, postando una foto con Smaldone. Telesca ha proposto la condivisione di un accordo programmatico per l’aggregazione di un campo riformista e progressista in Basilicata, accettato da Smaldone e Giuzio. Tra i dieci punti programmatici anche la richiesta al governo per la nomina di un Commissario straordinario per Bucaletto. Unanime la condivisione di un no all’autonomia differenziata. Alla base c’è l’idea di fungere da laboratorio politico per Potenza e la Basilicata.
Il centrodestra
Quanto all’altro fronte, il candidato di centrodestra Fanelli ribadisce la compattezza della coalizione (Fdi, Fi, Lega, Noi Moderati, Potenza civica-Fanelli sindaco, Insieme per Potenza, Amiamo Potenza e Orgoglio lucano). Al primo turno Fanelli ha ottenuto il 40,6 per cento di voti, mentre Telesca ne ha ottenuti 32,44. A seguire gli altri tre candidati, Smaldone, Giuzio e Marino “Forza del popolo” con rispettivamente il 17,63, l’8,5 e l’1,27 per cento. Meno di una settimana al voto e si conoscerà il volto del nuovo sindaco. Intanto, la campagna elettorale continua anche a colpi di post sui social. «Finalmente cade il velo. Al primo turno si erano insultati e avevano promesso che mai ci sarebbe stato un apparentamento. Oggi, a un passo dalla sconfitta, tentano di rimettersi insieme per salvare la poltrona», scrive Fanelli.