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Ballottaggi, guerra all’ultima preferenza: all’orizzonte ricorsi al Tar a Mola, Acquaviva e Altamura

Non tutto è definito con il voto dei ballottaggi nei Comuni pugliesi oltre i 15 mila abitanti. Ci sono almeno tre situazioni, due delle quali ad alto rischio, che potrebbero avere uno strascico giudiziario. Il primo caso riguarda Altamura che ha eletto Antonio Petronella sostenuto da una coalizione che ha riunito quasi l’intero arco costituzionale,…

Non tutto è definito con il voto dei ballottaggi nei Comuni pugliesi oltre i 15 mila abitanti. Ci sono almeno tre situazioni, due delle quali ad alto rischio, che potrebbero avere uno strascico giudiziario.

Il primo caso riguarda Altamura che ha eletto Antonio Petronella sostenuto da una coalizione che ha riunito quasi l’intero arco costituzionale, dal leghista Rossano Sasso al governatore Michele Emiliano passando per l’assessore regionale Gianni Stea e l’ex dg di Arpal Massimo Cassano. Petronella ha battuto per soli 18 voti Giovanni Moramarco. Le schede nulle sono state 432, quelle bianche 131, le contestate due. Di qui l’ipotesi di presentare un ricorso al Tar per chiedere il riconteggio dei voti. «Al momento – spiega il candidato sconfitto – abbiamo depositato un accesso agli atti alla commissione elettorale per valutare la successiva presentazione del ricorso al Tar. La strada giudiziaria sarà l’extrema ratio laddove, in base alle nostre verifiche e alle segnalazioni che stiamo ricevendo, emergessero anomalie suscettibili di essere motivate in un’opposizione giudiziaria».

Altro caso contestato è quello di Acquaviva delle Fonti dove per soli 48 voti di scarto è stato eletto Marco Lenoci, risultato che consente ai sovranisti di tornare in sella dopo 13 anni di dominio del centrosinistra. Anche in questo caso, però, il candidato sconfitto affila le armi in vista di un ricorso al Tar. Infatti, Francesca Pietroforte, espressione del Pd e appoggiata dall’ex primo cittadino Davide Carlucci, sta valutando il da farsi con un deciso orientamento a chiedere giustizia al Tar. Lenoci ha preso 5.817 voti e sopravanzato Francesca Pietroforte che si è fermata a 5.769, con 135 schede bianche e 59 nulle. Caccia aperta, dunque, a una cinquantina fra bianche e nulle da recuperare per ribaltare il risultato.

Ultima vittoria sul filo di lana è quella di Mola di Bari dove il sindaco uscente Giuseppe Colonna, candidato sostenuto da Pd e sei civiche, è stato confermato. Colonna ha preso il 50,27% dei voti mentre Francesco Brunetti, 39enne candidato del centrodestra apparentato con le civiche di Giangrazio Di Rutigliano e sostenuto dal Movimento cinque stelle, si è fermato al 49,73. In termini numerici, Colonna ha ottenuto 6.592 voti, appena 70 più di Brunetti che si è fermato a 6.522 con 153 schede nulle, 56 bianche e tre contestate. Anche qui ci sarebbero i margini per “riaprire le urne”. La decisione sarà presa nel corso di un vertice fra il candidato di centrodestra e i partiti, anche se la via giudiziaria non sembra essere la prima scelta considerando il clima positivo fra i due sfidanti che, fra l’altro, sono amici di vecchia data.

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