Avanti con l’Autonomia differenziata: il ddl approvato in Commissione al Senato

Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata ha ottenuto ieri il voto favorevole della commissione Affari Costituzionali del Senato.

Passo avanti importante dunque per il provvedimento fortemente voluto e sostenuto dalla Lega. Si tratta di uno dei provvedimenti più controversi del governo che, secondo numerosi esperti, rischia di accrescere i divari territoriali nei servizi, in particolare tra Nord e Sud del Paese.

Adesso il ddl potrà essere calendarizzato per il voto al Senato. Il primo ad esultare sui social per l’approvazione è stato il ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli, che ha sottolineato come il testo sia stato modificato per accogliere alcune richieste arrivate dall’opposizione. «È senza dubbio un ulteriore passo avanti per una riforma di buonsenso, che si pone l’ambizioso obiettivo di garantire i servizi e ridurre i divari tra aree del Paese nel segno di trasparenza, responsabilità, efficienza e buona amministrazione», scrive il ministro.

Calderoli evidenzia, inoltre, il voto a favore in commissione del gruppo delle Autonomie e della senatrice Maristella Gelmini, entrambi all’opposizione del governo.

Sempre il ministro degli Affari Regionali ha colto l’occasione per sottolineare la convinzione della Lega anche rispetto all’altro progetto costituzionale della maggioranza: il premierato. «Nel 2005 feci votare dal Parlamento una riforma che prevedeva sia l’autonomia che il premierato. Ora portiamo avanti entrambe perché è il programma del governo: noi facciamo quel che diciamo, al contrario di altri che dicono e non fanno», ha sottolineato.

Sulla questione è intervenuto anche un altro esponente leghista del governo, il ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara. Il suo è un tentativo di buttare acqua sul fuoco delle polemiche. «Non ci sono a mio avviso progetti di un’autonomia che voglia spaccare l’Italia – ha affermato. C’è invece un progetto nostro, del ministero, che vuole riunire l’Italia: Agenda Sud, perché ritengo che sia proprio moralmente, eticamente inaccettabile che l’Italia sia spaccata in due».

Il passo successivo sarà la calendarizzazione del voto nei lavori dell’aula. Oggi, intanto, si riunirà l’ufficio di presidenza della commissione Affari Costituzionali per incardinare l’altra riforma molto cara al governo e in particolare a Giorgia Meloni: quella sul premierato.

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