Prova a ricomporre i cocci il Pd pugliese dopo l’ennesima figuraccia collezionata in Consiglio regionale sulla legge del difensore civico. Ieri il gruppo regionale s’è riunito insieme al governatore Michele Emiliano per affrontare la questione e risollevare una «maggioranza in stato confusionale», come l’ha definita il consigliere dem Michele Mazzarano nella seduta di 24 ore prima.
All’esame la proposta di legge sull’ufficio del difensore civico a firma della consigliera dem Lucia Parchitelli: un testo affossato in aula dai franchi tiratori del centrosinistra entrati in azione grazie al voto segreto chiesto dal centrodestra che con un emendamento aveva provato a cancellare l’articolo 3 della legge. In pratica era il cuore della proposta che prevede l’aumento dei garanti da tre a cinque aggiungendo al garante per detenuti, minori e disabili, anche quello contro la malasanità e per la difesa dei consumatori: un’aggiunta alquanto costosa per le casse regionali visto che prevede due stipendi in più all’anno per circa 80mila euro lordi cadauno oltre benefit, personale e fondi dedicati per i progetti. Un esborso mal digerito anche in Commissione dov’erano affiorate polemiche e contrarietà. Senza contare la cancellazione di due criteri inseriti nel vecchio regolamento per la nomina dei garanti (il doppio mandato e l’età minima di 65 anni) epurati probabilmente per favorire la riconferma di due uscenti, il garante dei detenuti Roberto Rossi e quello per l’infanzia Ludovico Abbaticchio.
Ieri, tuttavia, il gruppo Pd ha stabilito che il ddl Parchitelli andrà avanti, ma l’ufficio del difensore civico sarà rivisitato e corretto dalla Giunta lasciando però intatti gli aspetti sostanziali del provvedimento attuativo dello statuto regionale, a partire proprio dal numero dei garanti. Un’apertura nei confronti dell’area Schlein – la stessa Parchitelli, Titti De Simone, il senatore Francesco Boccia – intervenuta in difesa della legge ritenuta una conquista di civiltà in favore dei cittadini in difficoltà. Il gruppo Pd, inoltre, ha stabilito che a breve sarà promosso un vertice urgente della maggioranza dove stabilire un cronoprogramma di leggi da approvare evitando “bucce di banana” e mancanza del numero legale. In cima alle priorità la legge sull’omotransfobia al palo da oltre due anni.
«Il Pd è più compatto che mai – hanno dichiarato dopo la riunione il capogruppo Filippo Caracciolo e il segretario regionale Domenico De Santis – Quanto accaduto ieri in Consiglio è ormai alle spalle. Il gruppo è saldo e coeso. Nelle prossime ore chiederemo una riunione di maggioranza alla quale parteciperà anche il presidente Emiliano. Sarà l’occasione per condividere una volta di più gli obiettivi programmatici da raggiungere». «Al presidente Emliano – ha aggiunto De Santis – abbiamo chiesto di portare nel più breve tempo possibile in Giunta una proposta di legge sull’istituzione della difesa civica che rappresenta una delle nostre priorità. Siamo certi – concludono Verrà fuori una maggioranza rafforzata».