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Autonomia differenziata, Emiliano: «Rischiamo di compromettere unità nazionale»

«Se il governo decide di dare più autonomia» alle Regioni «ne possiamo discutere» perché «le decisioni più vicine sono ai cittadini e meglio è». Però, «se diversamente il giochetto della Lega è lasciare il maggiore gettito fiscale nelle regioni più ricche allora non va bene. Rischiamo di compromettere l'unità nazionale». Lo ha detto il vicepresidente…

«Se il governo decide di dare più autonomia» alle Regioni «ne possiamo discutere» perché «le decisioni più vicine sono ai cittadini e meglio è». Però, «se diversamente il giochetto della Lega è lasciare il maggiore gettito fiscale nelle regioni più ricche allora non va bene. Rischiamo di compromettere l’unità nazionale». Lo ha detto il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Sky Tg24. «Confido che il presidente del Consiglio non farà questo errore», ha aggiunto.

Emiliano è poi tornato sulla questione dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e sulla polemica relativa all’impugnazione da parte del Governo della legge pugliese che lo impone. È stato fatto «tanto rumore per niente», ha ribadito il presidente della Regione Puglia. «È chiaro – ha aggiunto – che è una battaglia ideologica. In Puglia c’è una legge fatta non da me ma dal Consiglio regionale che dobbiamo applicare, punto. La legge è valida». Emiliano ha poi ricordato che «la norma nazionale non è gerarchicamente superiore a quella regionale nelle materie concorrenti come la Sanità». Alla domanda se pensa ancora che il sottosegretario Gemmato debba dimettersi, come ha detto ieri, Emiliano ha risposto: «Se non studia prima o poi le dimissioni gliele chiederà il presidente del Consiglio. Deve darsi una “calmatina”, prima approfondisce e poi parla».

In Puglia, ha poi spiegato Emiliano, «su 45mila dipendenti» del settore sanità «abbiamo dieci medici non vaccinati e un centinaio tra infermieri e Oss. Numeri bassissimi».

Il reintegro dei medici non vaccinati potrebbe risolvere il problema della carenza di personale nei pronto soccorso? «È ridicolo pensarlo», ha detto Emiliano. «È una cosa patetica. Invece potremmo concordare con le Regioni un decreto per usare meglio i medici non specializzati per ovviare alla carenza. Lo potremmo concordare rapidamente in Conferenza Stato-Regioni». Per quanto riguarda i medici di medicina generale, infine, Emiliano si è detto pronto a «discutere» della questione con il ministro alla Salute: «C’è una discussione in corso – ha spiegato – sul fatto se i medici di base debbano diventare dipendenti pubblici o restare liberi professionisti in convenzione».

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