Autonomia differenziata, al via la raccolta firme per il referendum: è conto alla rovescia in via Gentile

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Referendum si parte. È iniziata ieri e proseguirà tutta l’estate la raccolta firme per chiedere il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata. L’obiettivo è di raccoglierne 500 mila e anche più da depositare, poi, entro la metà di settembre, presso gli uffici della Corte di Cassazione che dovrà decidere l’ammissibilità del quesito da sottoporre poi al giudizio dei cittadini. Una corsa contro il tempo per far sì, se tutto dovesse andare con ordine, che si voti la prossima primavera.

La mobilitazione

La battaglia, oltre contro il decreto legge Calderoli, si è caratterizzata come uno strumento per verificare la possibile intesa tra le diverse opposizioni al governo di centrodestra e nel corso delle manifestazioni tutti i leader nazionali e locali, oltre a invitare a firmare, hanno fatto riferimento a questo secondo obiettivo che accomuna Pd, Movimento 5Stelle, ma anche Azione e Italia viva. Per quanto riguarda la Puglia, il comitato promotore si mobilita sotto lo slogan “Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’autonomia differenziata”. Spiegano dal Comitato referendario «la legge sulla autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all’irrilevanza politica ed economica; aumenterà i divari territoriali; peggiorerà le disuguaglianze sociali a danno di tutta collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne; moltiplicherà la burocrazia, complicando la vita alle imprese».

Le iniziative

Tra le note di protesta che stanno caratterizzando le mobilitazioni, la mancata attivazione di una piattaforma certificata che potesse consentire la raccolta delle firme necessarie anche online da parte del ministero dell’Interno. Di conseguenza, è necessario firmare in presenza. Un lavoro lungo che necessita di grande impegno come quello degli attivisti del Movimento 5Stelle salentini che hanno previsto per oggi il banchetto presso la spiaggia di Rivabella a Gallipoli. Mentre il gruppo consigliare di “CivicaMente” Fasano e i suoi assessori spinge le forze politiche, sindacali e le associazioni a mettersi insieme per costituire anche in città il Comitato referendario. Così come a Galatina, sempre oggi, oltre al segretario provinciale Cgil Lecce, Tommaso Moscara, sono in programma gli interventi dell’europarlamentare, già presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, del deputato del Movimento 5Stelle Leonardo Donno, dell’economista Gianfranco Viesti, e del costituzionalista Vincenzo Tondi Della Mura.

Intanto dopodomani approda in consiglio regionale la delibera, proposta dal presidente Michele Emiliano, con cui si chiede di autorizzare la presidenza del Consiglio a proporre un referendum abrogativo insieme ad altre quattro regioni, tutte guidate dal centrosinistra: Campania, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna, le cui assemblee elettive hanno già approvato un documento con la stessa richiesta n ei giorni scorsi.

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