Si è chiusa ieri la raccolta firme online per chiedere il referendum contro la legge che istituisce la cosiddetta autonomia differenziata, approvata dal Parlamento, su iniziativa del ministro delle regioni, il leghista Roberto Calderoli. È stato anticipato il termine di scadenza per consentire le verifiche così da poter accertare la validità delle sottoscrizioni. Intanto, con questa possibilità concessa per la prima volta, sono state oltre 550 mila le firme a cui si dovranno aggiungere quelle raccolte con i sistemi tradizionali. Se il quesito dovesse risultare ammissibile da parte della Corte costituzionale tra i promotori c’è l’aspettativa che si possa andare al voto nella prossima primavera.
Le iniziative
Ieri altre iniziative pubbliche sono state messe in campo per contrastare la nuova norma. Il deputato del Pd Ubaldo Pagano sottolinea: «con il documento che il Clep (il comitato per la determinazione dei livelli essenziali di prestazione) intende presentare nella riunione di domani prende forma lo scenario peggiore: quello di un’Autonomia che fa gravissime distinzioni su base territoriale, che reintroduce le gabbie salariali e decide che in certe aree del Paese si possano garantire servizi pubblici inferiori o peggiori, la certificazione nei fatti dell’esistenza di un’Italia maggiore e un’Italia minore».
Le preoccupazioni
Anche il capogruppo dem al Senato Francesco Boccia intervenire sulla questione osservando che «insieme al collega Giuseppe De Cristofaro abbiamo chiesto che vengano convocati in commissione affari costituzionali il costituzionalista Sabino Cassese, presidente del Clep, il ministro Calderoli e la presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Questo perchè sui Lep siamo molto preoccupati e la situazione a nostro parere è molto grave».
Anche tra le parti sociali il dibattito sulla nuova legge è ampio, sempre nella giornata di ieri i dirigenti di Confindustria di Campania e Puglia si sono ritrovati, «all’interno di una nuova modalità di confronto per approfondire insieme temi e e posizioni nell’interesse delle imprese del Mezzogiorno» proprio a discutere di Autonomia differenziata, in vista «del dibattito sul tema programmato nei prossimi giorni dal consiglio generale dell’associazione degli imprenditori italiani». Mentre per domani alle 9,30 è prevista la consegna da parte del comitato per il referendumdei plichi contenenti le firme raccolte alla Corte di Cassazione.