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Audizione in Antimafia, Emiliano: «Ho solo chiesto una data diversa da quella del Consiglio regionale» – LA LETTERA

«Leggo alcuni lanci di agenzie stampa nei quali si riferisce di una mia presunta indisponibilità all’audizione presso la Commissione parlamentare Antimafia. La circostanza è falsa e rappresentata malevolmente». Lo precisa, in una nota, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in riferimento alla notizia circolata stamattina della lettera inviata dal governatore alla Commissione in cui…

«Leggo alcuni lanci di agenzie stampa nei quali si riferisce di una mia presunta indisponibilità all’audizione presso la Commissione parlamentare Antimafia. La circostanza è falsa e rappresentata malevolmente». Lo precisa, in una nota, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in riferimento alla notizia circolata stamattina della lettera inviata dal governatore alla Commissione in cui avrebbe affermato che la sua audizione è “inopportuna”.

Emiliano spiega di aver inviato «una lettera alla presidente della Commissione Antimafia alla quale chiedevo di tenere distinta la mia audizione in Antimafia con il dibattito in Consiglio regionale sulla sfiducia per evitare la strumentalizzazione dell’atto istruttorio parlamentare con l’attività del Consiglio regionale, per evitare manovre mediatiche che vedo puntualmente si stanno verificando. La Commissione Antimafia – precisa Emiliano – è un soggetto terzo, che ha gli stessi poteri e una funzione di indagine paragonabile a quella della Magistratura. Non solo deve essere terza, ma deve apparire tale».

Emiliano allega la lettera inviata alla Commissione Antimafia il 24 aprile scorso e dice di vedersi «costretto» a renderla pubblica «a causa della strumentalizzazione che già sembra essere partita».

Di seguito il testo integrale della lettera inviata da Michele Emiliano alla presidente della Commissione parlamentare Antimafia

Illustre presidente Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere,

apprendo dalla segreteria della Commissione da Lei presieduta della volontà della Commissione di procedere alla mia audizione nelle date alternative del 7, 8 o 9 maggio pv.

Il 7 maggio purtroppo è prevista la seduta del Consiglio Regionale nella quale si comincerà a trattare la mozione di sfiducia presentata dalla opposizione nei miei confronti.

Tale circostanza rischia di creare una involontaria connessione, ribadisco pur senza volontà di alcuno, tra la mia audizione e il dibattito consiliare sulla fiducia.

Credo che sia dovere di tutti evitare una commistione tra le necessità istruttorie della Commissione e la dinamica consiliare immediatamente precedente e successiva al voto di fiducia.

Anche al fine di evitare strumentalizzazioni politiche, sempre possibili da parte della maggioranza o della opposizione, di una così importante audizione.

Sento quindi la necessità istituzionale di preparare e di gestire successivamente l’esito della mozione di sfiducia tenendola ben distinta dalla mia audizione in Commissione Antimafia. Gioverebbe quindi alla serenità di tutti il fatto che io possa affrontare la audizione presso la Commissione Antimafia in tempi e modi significativamente distinti dalla mozione di sfiducia. Salvo che non esistano esigenze oggettive di estrema urgenza che alla luce delle mie conoscenze non sembrano sussistere.

Ne consegue la mia richiesta di potere rinviare la mia audizione ad un tempo e ad un contesto che escluda il rischio sopra paventato.

Eviteremmo così strumentalizzazioni precedenti e successive alla seduta del Consiglio Regionale.

La serenità della importantissima seduta di Consiglio Regionale va quindi assicurata anche con la collaborazione della Commissione Antimafia il cui scopo, questo lo so bene, non è certo quello di amplificare la polemica politica connessa alla discussione della mozione di sfiducia. Come per ogni soggetto terzo, la Commissione non solo deve essere terza (e nessuno dubita di ciò), ma deve anche apparire tale.

Confido nell’accoglimento della mia richiesta dettata solo dalla mia responsabilità in ordine al migliore funzionamento delle istituzioni della Regione Puglia“.

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