Asse Bari-Napoli: Decaro all’Europarlamento e Manfredi al vertice dell’Anci

Da qualche mese a questa parte fanno coppia fissa. Anche poche sere fa Antonio Decaro e Gaetano Manfredi hanno condiviso il palco di Punto Sud, il dibattito organizzato dalla Svimez a Spazio Murat per discutere del futuro del Mezzogiorno, e quello del teatro Piccinni, sede dell’evento dedicato all’attrice Luisa Ranieri. Non è certo un caso che il sindaco di Bari e quello di Napoli si siano avvicinati tanto proprio adesso, a otto mesi dalle elezioni europee e a meno di un anno dal rinnovo dei vertici dell’Anci: i due hanno sancito una “santa alleanza” che dovrebbe proiettare Decaro al Parlamento europeo e Manfredi alla presidenza dell’associazione dei Comuni. Il tutto con la “benedizione” del governatore quello campano Vincenzo De Luca e, ovviamente, di quello pugliese Michele Emiliano.

Ormai non è più un mistero che Decaro punti all’Europarlamento. Per lui è una tappa quasi obbligata, visto che in primavera scadrà il suo secondo mandato da sindaco di Bari e che alle elezioni regionali manca ancora un paio di anni. Per conquistare lo scranno europeo, tuttavia, Decaro ha bisogno di una base di consenso più ampia di quella che gli hanno finora garantito i suoi “fedelissimi” baresi e il governatore Emiliano. Di qui la necessità di stipulare un patto con gli esponenti di centrosinistra di altre regioni. Consapevole di tutto ciò, nei mesi scorsi Decaro ha immediatamente cominciato a guardare verso la Campania. È lì, d’altra parte, che il Pd vanta formidabili portatori di voti. Ed è quello il “regno” di Vincenzo De Luca, il governatore che da sempre è in rotta con i vertici nazionali del Partito democratico ma che di Decaro condivide la battaglia per il terzo mandato a sindaci e presidenti di Regione. Naturale, dunque, l’intesa tra il sindaco di Bari e il suo collega napoletano Manfredi, eletto nel 2021 con la regìa proprio di De Luca.

Anche Manfredi, d’altra parte, ha tutto l’interesse a rafforzare l’asse con Bari. A ottobre del prossimo anno, infatti, il congresso nazionale dell’Anci dovrà eleggere il successore di Decaro, alla guida dell’associazione nazionale dei Comuni ormai dal 12 ottobre 2016. Quel ruolo potrebbe essere affidato proprio al sindaco di Napoli, forte anche delle passate esperienze da rettore della “Federico II”, numero uno della Conferenza dei rettori italiani e da ministro dell’Università nel secondo governo Conte: una soluzione gradita, ovviamente, a De Luca che vedrebbe di buon occhio il suo “delfino” alla guida dei sindaci italiani. E, in questa prospettiva, il supporto del presidente uscente potrebbe risultare determinante.

Sebbene dal palco di Punto Sud abbia elegantemente glissato, la candidatura di Manfredi alla guida dell’Anci per il dopo Decaro diventa di ora in ora più concreta. Non a caso il sindaco di Bari, in occasione della recente assemblea nazionale dell’associazione, ha indicato come esempio i progetti che Napoli sta realizzando nell’ambito del Pnrr. E il primo cittadino partenopeo non ha potuto fare a meno di ringraziare il collega e per poi cominciare finalmente a parlare da leader, sottolineando la necessità di un rinnovato «patto di fiducia con i sindaci». Insomma, l’intesa c’è ed è destinata a crescere con l’approssimarsi delle scadenze elettorali. Per la gioia dei diretti interessati, di De Luca e di Emiliano e, soprattutto, di un Pd che dalla Puglia e dalla Campania vuole partire per riconquistare il Parlamento e il Governo nazionali.

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