Articolo Uno candida Pier Luigi Lopalco alle elezioni politiche

L’epidemiologo e consigliere regionale Pier Luigi Lopalco è tra i candidati indicati da Articolo Uno Puglia per le elezioni politiche del 25 settembre.

Lo ha reso noto, in un comunicato, la segreteria regionale pugliese del partito guidato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, che nei giorni scorsi ha chiuso l’accordo con il Pd per le liste dei “Democratici e progressisti”. In particolare, nel comunicato è specificato che «la segreteria regionale di Articolo Uno Puglia, riunitasi ieri, ha approvato, su indicazione del segretario regionale Ernesto Abaterusso, la rosa dei nomi espressione dei territori per le candidature alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Fanno parte della lista Lopalco, l’avvocato Adalisa Campanelli, segretaria dell’area metropolitana di Bari e componente della segreteria nazionale del partito, Adriano Merico, già sindaco di Parabita e consigliere provinciale, direttore Inps di Casarano e sindacalista nonché attuale consigliere comunale di Parabita con deleghe alla Cultura, Sviluppo economico e Marketing territoriale e l’architetto Francesca Irpinia, componente della direzione nazionale di Articolo Uno ed espressione della federazione provinciale di Taranto».

«Con la scelta compiuta dalla Segreteria regionale – ha spiegato il segretario regionale, Ernesto Abaterusso – abbiamo voluto, in vista della difficile contesa elettorale del prossimo 25 settembre, dare il nostro contributo al percorso intrapreso dalle forze democratiche e progressiste. Dopo un’attenta e approfondita discussione, abbiamo deciso di mettere in gioco le migliori competenze ed espressioni della società civile pugliese inserendo nella rosa dei nomi persone impegnate nella tutela della salute e nel contrasto alla pandemia, nel lavoro, nella giustizia, nella lotta per l’affermazione dei diritti e della legalità, nella battaglia per la rivoluzione verde e la transizione ecologica con l’obiettivo di dare un contributo fattivo e mettere in campo candidature all’altezza della sfida e in connessione con i territori, anteponendo – ha concluso Abaterusso – il bene comune all’interesse di parte».

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