Antimafia sociale, Marzano punta a scalzare il dg dell’Ager Puglia

Opposizione all’attacco, in Commissione regionale Lavoro, per il pasticcio creatosi nella sezione antimafia sociale della Regione Puglia per la mancata nomina del nuovo dirigente. L’ufficio è vacante da ben 18 mesi in attesa dell’aggiudicazione del posto a seguito della selezione avviata un anno e mezzo fa.

Le candidature

Alla procedura parteciparono sette candidati ed al primo posto s’è piazzato per un solo punto l’avvocato Angelo Pansini, amico di Stefano Fumarolo, morto prematuramente a 38 anni nel 2017. Pansini, però, a novembre 2023 è stato nominato dal governatore Emiliano a capo dell’Ager, l’agenzia regionale per i rifiuti, e da quel momento l’assegnazione del posto è finita nel congelatore. Un’anomalia che ha scatenato il risentimento del secondo il graduatoria, il sociologo barese Vitandrea Marzano, già collaboratore del gabinetto del sindaco Antonio Decaro fino a pochi mesi fa. Marzano ha chiesto al Tar con un primo ricorso di annullare la selezione, anche a seguito del silenzio assenso da parte della Regione e con una seconda contestazione di intimare all’ente regionale di concludere la procedura di assegnazione imponendo a Pansini di decidere: dentro o fuori.

Il centrodestra attacca

Da qui le critiche del gruppo di centrodestra di Fratelli d’Italia che ha convocato per chiarimenti il segretario generale della giunta, Roberto Venneri, e l’assessora al ramo dell’antimafia sociale, Viviana Matrangola. Venneri ha spiegato che gli uffici regionali stanno completando l’istruttoria per valutare eventuali situazioni di inconferibilità o incompatibilità a carico di Pansini per poi passare all’affidamento dell’incarico. Un passaggio, quest’ultimo, che dovrebbe avvenire prima della prossima udienza dinanzi al Tar Puglia fissata per il 4 dicembre. Nessuno, però, può dirlo con certezza. Tanto che gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno chiesto a Venneri di procedere immediatamente, nel giro di 24 ore, al completamento della procedura. Circostanza che, in effetti, ieri non s’è verificata.

Lo scenario

Che succederà ora? Difficile dirlo anche perché sembra esserci una causa ostativa sconosciuta dietro la mancata firma di Pansini sul contratto da dirigente. Di certo la postazione non potrà essere affidata all’assessora Matrangola che i gruppi di Azione e Cinque Stelle avevano chiesto di escludere dalla giunta per liberare un posto a loro favore. In base alla legge Severino, infatti, per affidare un posto da dirigente a un politico devono essere trascorsi almeno due anni dalla fine del mandato.lil.ia.

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