Altamura, la maggioranza sfiducia la sindaca. L’opposizione scrive al prefetto

Per sbloccare lo stallo politico in cui si trova il Comune nove consiglieri di opposizione hanno deciso di chiedere al Prefetto «l’adozione delle misure più idonee per garantire il normale funzionamento del Consiglio Comunale e della Giunta e all’esito negativo di adottare il provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 141 del Tuel» per uscire dalla situazione di stallo in cui si trova la città.

La pec, inviata anche alla segreteria del Ministro degli Interni e firmata da Lillo, Dibenedetto, Scarabaggio, Laterza, Lorusso, Marroccoli, Gallo, Difonzo e Saponaro, giunge dopo le ultime vicende che si stanno succedendo a Palazzo di Città da quando è scoppiata la bomba lanciata dai gruppi di Abc-Gif che, il 17 ottobre scorso, con un comunicato informavano delle dimissioni dei loro due assessori.

Causa scatenante era stata una delibera di giunta approvata «senza alcuna procedura ad evidenza pubblica e con dubbi passaggi procedimentali» in cui si decideva di utilizzare un avanzo di bilancio di circa 2,5 milioni di euro non per quello stabilito precedentemente in consiglio, ma per acquisire alcuni uffici situati nell’ex Parco degli ulivi da destinare al servizio anagrafe.

Per l’impossibilità di chiarire la natura dell’operazione durante quella riunione gli assessori Fiore e Galtieri avevano abbandonato la seduta. Giornata movimentata quella del 24 ottobre in cui si doveva svolgere il consiglio comunale: la mattina il gruppo Sinistra in Movimento faceva sapere con un comunicato di non essere stato informato dall’assessore Menzulli della delibera, e che questa era stata approvata per sua iniziativa personale.

L’assessore, pentito, se n’era assunto la piena responsabilità e si era impegnato a chiederne la revoca. Intanto, giusto pochi minuti prima dell’inizio della seduta, dal Pd avevano fatto sapere che tutto il gruppo si sarebbe sospeso dalla partecipazione politica cittadina in attesa di un chiarimento da parte della sindaca. Nel frattempo, già che c’erano, avrebbero avviato anche «una interlocuzione con tutte le forze politiche per costruire un progetto chiaro e coeso per il futuro governo della città».

Fuori del palazzo, intanto, in un sit-in di protesta, Attivissimo (FI giovani) insieme all’opposizione ribadiva con fermezza “Basta con i giochi di palazzo”. Durante l’assise però nulla è stato spiegato: la sindaca che è stata assente dalla scena politica degli ultimi mesi per gravi problemi di salute -presente però all’approvazione della delibera- non aveva dato nessun chiarimento. Anzi, viste le minacce giunte da tutta la sua maggioranza, aveva richiesto che i dissidenti formalizzassero la loro sfiducia. Dimissioni che in realtà non sono mai arrivate e a cui hanno tentato di porvi rimedio i gruppi di Italia in Comune, Insieme per Altamura, Forza Italia, Rinnovamento, 5 Stelle e Innoviamo con la lettera inviata al Prefetto e al Ministero.

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