Alla manifestazione del Pd sfila il “modello Foggia”: «Un monito per il capoluogo»

L’eco della manifestazione del Partito democratico di sabato scorso riaccende gli entusiasmi in un centrosinistra che a livello nazionale era ancora fermo alle tre opposizioni uscite dalle urne di settembre 2022: dem appunto, Movimento 5stelle e centristi di Carlo Calenda e Matteo Renzi.

Mentre in Puglia è alle prese con le scadenze elettorali nei capoluoghi di provincia, a partire proprio da Bari dove si discute sul metodo delle scelte da operare e cioè se ricorrere alle primarie o scegliere il candidato sindaco tra i dirigenti dei partiti. Nelle more che i nodi baresi, ma anche leccesi, vengano sciolti, ecco che quel “modello Foggia”, celebrato proprio a piazza del Popolo ieri l’altro con l’intervento della sindaca Maria Aida Episcopo prima delle conclusioni della segretaria Elly Schlein, in cui ha ricordato come «l’accordo tra tutte le forze di centrosinistra , compresi i centristi, ha portato alla vittoria al primo turno», diventa quasi un paradigma da cui partire per cucire alleanze e strategie.

Lo schema di Campo giusto, come l’ha definito il presidente dei pentastellati, Giuseppe Conte, trova il favore anche dell’ex presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico: «Noi siamo andati alla manifestazione indetta dal Pd sia come segno di rispetto sia perché pensiamo che sia giusto costruire, laddove possibile, un’alternativa rispetto a una destra che non ci piace. Ricordiamo poi che una delegazione dem ha partecipato alla nostra manifestazione sul salario minimo. Ci è sembrato giusto ricambiare. E siamo stati contenti dell’accoglienza ricevuta sia fuori che dietro al palco, per cui ringrazio davvero Schlein».

L’ex membro del primo direttorio grillino sottolinea con ancora più determinazione però proprio la necessità di un’intesa: «Ai temi come il salario minimo va aggiunto quello contro l’autonomia differenziata rispetto alla quale abbiamo fatto anche iniziative col Pd». È però la questione dell’alleanza che Fico chiarisce a partire da ciò che è accaduto in Capitanata: «È notizia di questi giorni che abbiamo siglato un accordo in Sardegna sulla candidatura di Alessandra Todde per tutta l’area progressista. A Foggia abbiamo fatto un’operazione importante dopo tanti anni di abbandono del Comune. Dove possiamo, stiamo lavorando insieme. E continueremo su questo percorso».

Su certi temi «ci sono delle differenze. Ma questo non pregiudica un lavoro che stiamo facendo su molti territori. Non è oggi il momento dei distinguo rispetto alla nostra partecipazione sincera». Il centrodestra è avvertito.

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