Accordi di coesione in dirittura d’arrivo: per la Puglia in ballo risorse per oltre 7,3 miliardi

Dopo un’attesa di oltre 20 mesi sono in dirittura d’arrivo gli accordi di coesione per le principali regioni del Sud: Campania, Puglia, Campania e Sardegna che da sole cubano i due terzi degli aiuti europei (oltre 40 miliardi di euro) finalizzati a ridurre il divario con il nord.

Il ministro Raffaele Fitto punta a chiudere la pratica entro fine maggio, prima del voto con un’ulteriore concessione offerta alle regioni con il recente decreto coesione che offre la possibilità di anticipare qualcuno dei progetti strategici. La regione Puglia sta accelerando il negoziato con i tecnici del ministero affari europei per definire la lista finale degli interventi.

Si tratta in particolare di un elenco di oltre 450 progetti inviati a marzo scorso dalla cabina di regia regionale guidata dal capo di gabinetto, il professor Peppino Catalano. In ballo ci sono risorse per oltre 7,3 miliardi di euro tra fondi sviluppo e coesione e Poc, i fondi complementari, con un surplus di oltre 700 milioni di euro inviato dalla Puglia, il 10% in più rispetto al budget prefissato. Richieste che Roma sembra avere in parte accettato.

Il piano Fsc della Puglia si basa su tre assi: crescita, talenti e fasce deboli. La parte del leone nelle proposte spetta agli incentivi alle imprese che assorbirà 1,5 miliardi di euro per sostenere il tessuto economico, la digitalizzazione, l’internalizzazione per favorire l’introduzione dell’intelligenza artificiale. Lo scenario auspicato è quello di ampliare le aziende e stimolare la competitività.

Il secondo settore d’intervento riguarda i trasporti con progetti che spaziano da nuove strade, ad esempio la Talsano-Avetrna, ferrovie, fra cui Sud Est e Ferrovie del Gargano, e infrastrutture per la mobilità. Un altro miliardo di euro sarà destinato ad Acqua, Rifiuti, Case Popolari ed alloggi per studenti. Prevista la realizzazione della seconda canna del Sinni, progetti per la ricerca di perdite fisiche di acqua, per aggiustare invasi, riparare acquedotti rurali e la realizzazione di residenze universitarie per studenti finalizzate a far restare i giovani o a recuperare talenti nell’ambito del programma regionale “Mare a Sinistra”.

Da qui la lettera inviata dal governatore Emiliano alla presidente del consiglio Loredana Capone con la richiesta di convocare una seduta plenaria per la discussione del pacchetto Fsc. Ieri l’annuncio in commissione regionale bilancio da parte del presidente Fabiano Amati che ha riferito della volontà del governo regionale di aprire una discussione prima della firma sull’accordo di coesione. Per la prima volta saranno esaminati i progetti Fsc inviati a Roma per valutarli e stabilire nel caso a quali dare priorità per quelli da anticipare in vista della firma dell’accordo di coesione.

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