A Bari il Festival delle Regioni, Emiliano: «Non parleremo di autonomia». Fsc: «Siamo in attesa» – VIDEO

Sarà Bari a ospitare, dal 19 al 22 ottobre, la terza edizione del Festival delle Regioni che sarà inaugurato nel teatro Piccini alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’iniziativa, che quest’anno verte sul tema “La Regione del futuro tra digitale e green: quali competenze per azzerare le distanze?“, è stata presentata stamattina a Roma nella sede della Conferenza delle Regioni, dal presidente delle Regioni e della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dal vice presidente delle Regioni e presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Durante l’evento, ha spiegato il governatore pugliese, «eviteremo di parlare dell’autonomia differenziata per una questione di rispetto nei confronti delle Regioni del Nord che ogni tanto fanno qualche furbata. Cercheremo di parlarne il meno possibile perché non vogliamo mettere in imbarazzo nessuno, né il presidente del Consiglio né il presidente della Repubblica. Le polemiche si fanno, ma nel posto giusto, quindi nessuno si aspettasse che la festa delle Regioni sia un talk show di natura politica».

Al Festival, ha aggiunto Emiliano, «le Regioni si presentano tutte insieme perché il sentimento di unità è molto forte tra le Regioni».

La firma del Patto per la Puglia sui Fondi di coesione

Durante il Festival delle Regioni, il 22 ottobre, sarà anche firmato il Patto per la Puglia sui Fondi di coesione con la premier Giorgia Meloni. Sull’argomento, Emiliano ha affermato che «siamo in attesa fuori dalla sala parto perché non so cosa stanno decidendo. I due anni e mezzo di ritardo nella distribuzione dell’Fsc potrebbero aver inciso sulla spinta che la Puglia stava dando all’economia del Mezzogiorno, però speriamo che la firma dell’accordo superi ogni problema».

La Regione Puglia, ha aggiunto, ha «tenuto sempre un atteggiamento di grande rispetto, non abbiamo mai alzato la voce, abbiamo fatto un po’ come quelli che vogliono capire fino a che punto volevano arrivare. Adesso – ha concluso Emiliano – siamo al punto che probabilmente firmiamo, speriamo che questo avvenga in modo opportuno».

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