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Dal Buio alla rinascita: Antonio Bellavista, il calcio e la forza del riscatto – PODCAST

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Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, si racconta in un’intervista tra passato, errori e rinascita. Cresciuto nel settore giovanile biancorosso, ricorda con emozione i primi passi nel calcio: «Il calcio per me è stato amore fin da bambino. Ho iniziato per strada, poi nel settore giovanile del Bari. Con la Primavera abbiamo vinto la Mitropa Cup e con gli Allievi Nazionali uno scudetto: giocare mi rendeva felice, ovunque fosse un campo o una piazza».

Da tifoso sugli spalti a capitano in campo, Bellavista rivive il legame con la maglia biancorossa: «Indossare la maglia del Bari è stato il coronamento di un sogno. Da ragazzo correvo al San Nicola per vedere la squadra del cuore e ritrovarmi lì da capitano è stato indescrivibile». Parlando dei suoi ex compagni, aggiunge: «Con Ventola ho condiviso tutto il settore giovanile e le nazionali giovanili. Con Cassano eravamo molto legati, era come un fratello minore. Non ci sentiamo da anni, ma spero di rivederlo presto».

Il momento più difficile arriva nel 2011, con il coinvolgimento nel caso calcioscommesse: «All’inizio non realizzi subito cosa stia accadendo. Col tempo, però, tutto pesa. Ho commesso errori e li ho pagati, ma oggi sento che quel capitolo è chiuso». La ferita più grande, racconta, non fu la condanna in sé: «Mi ha ferito la disparità di trattamento. A Beppe Signori fu concessa la grazia cinque anni prima di me. Sono stati due pesi e due misure, ma ora guardo avanti».

Il 16 ottobre 2025 è arrivata la grazia firmata da Gabriele Gravina: «Ho pianto. Ho pensato alla mia famiglia, ai miei figli, a tutti gli anni di sofferenza. È stato come liberarsi da un peso enorme».

Oggi Bellavista è imprenditore e consigliere comunale a Bitonto, dove ha creato un centro sportivo all’avanguardia: «È il mio orgoglio. Lì si pratica sport, ma soprattutto si cresce come persone». Infine, un messaggio ai giovani: «Dagli errori si può rinascere. Io ne sono la prova. Serve forza, fede e la capacità di credere che le cose possano cambiare. Bisogna rialzarsi sempre».

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