Viviana Bruno
L’eden della Puglia, nel bel mezzo del Salento, tra sole, sabbie bianche, un mare cristallino e una vegetazione dall’intenso e inconfondibile profumo della macchia mediterranea: siamo alla Serra Alimini 1, a due passi da Otranto e ad aprire le porte di questo azzurro paradiso è Mimmo De Santis, l’amministratore che, da oltre quarant’anni, gestisce uno dei complessi più prestigiosi della nostra regione. L’imprenditore e commercialista otrantino, classe 46, in realtà si chiama Raffaele.
Signor Mimmo, una curiosità: perché la chiamano così?
«Per due motivi. Mi chiamo anche Cosimo e per abbreviare, in famiglia, hanno scelto Mimmo. Non solo, da ragazzo assomigliavo a Domenico Modugno».
Bene, quindi a conferma di un clima confidenziale e di una speciale empatia con gli ospiti, è per tutti Mimmo. Una brillante esperienza nel settore, fatta di contatti con un variegato mondo del turismo fin dal 1975 quando curava come professionista la “Costa d’Otranto Spa, del gruppo“Insud -Iniziative per il Sud”.
«Sì, il turismo ad Alimini è stato il primo nucleo organizzato nel Salento. La mia presenza qui risale al lontano 1977, quando nacque, sulla costa di Otranto, il villaggio “Serra Alimini 1” e mi fu chiesto di amministrarlo. Gestisco a tutti gli effetti questa realtà dal 1980. Un complesso che si estende su 36mila metri quadri con ben 225 unità abitative e gli appartamenti possono ospitare, in un massimo comfort, fino a dieci persone. Amo sottolineare che, chi sceglie la nostra terra e il nostro villaggio, vuole davvero immergersi in un’atmosfera tra le più intense del Mediterraneo»
Nel corso del tempo con che tipo di target si è confrontato?
«Dalla fine degli anni ‘80 in Puglia si sono affacciati anche gli agriturismi con un’ offerta di vacanza “charme”, vissuta nelle masserie, tra la campagna della macchia mediterranea. Questo ha comportato anche per noi la presenza di un target medio alto con tanti stranieri. Ora, grazie ad investimenti mirati, ci sono strutture adeguate, all’altezza delle richieste. E’ esploso il turismo luxury».
E nella sua struttura come ci si organizza?
«Qui esiste un ritmo di vita che è in sintonia con quello della natura, da quando si alza l’alba di un nuovo giorno fino a sera. Riserviamo anche particolare attenzione ai diversamente abili; ci sono attrezzature adeguate e un personale qualificato. Poi si dà grande spazio allo sport; dalle lezioni di windsurf alla vela, dalla ginnastica acquatica all’aerobica e allo yoga».
Ascoltarla fa venire voglia di vacanze, soprattutto ora, dopo la faticosa chiusura del periodo pandemico.
«L’epidemia ha complicato l’intera catena dell’offerta turistica ma ha anche fatto crescere lo “smart working”; si sceglie il Salento, anche fuori stagione, per continuare a lavorare. Il mio obiettivo è raggiungere i sette mesi di vacanza, da aprile a ottobre e di fatto, dalla metà di maggio fino a settembre, c’è sempre richiesta. La destagionalizzazione, vista anche la temperatura a nostro favore è un progetto vincente. Il complesso è nato come multiproprietà, la prima in Italia, e chi ha acquistato ha potuto anche liberamente mettere l’appartamento a disposizione di parenti o amici. Oltre ai proprietari poi le stesse persone villeggiano qui da più di trent’anni in un clima di conquistata fiducia e cordialità».
La domanda ora è d’obbligo. E il turismo russo?
«Questa guerra è gravissima ma per noi il calo previsto è marginale in realtà. Il target russo non è mai decollato; son sempre andati alla ricerca di ville isolate, fronte mare e con piscine». La Serra degli Alimini è sicuramente da vivere e non da raccontare e il territorio non offre solo spiagge con sabbia bianca e mare caraibico; è una zona da scoprire per chi ancora non la conosce. Ci sono maestose pinete e poi tesori d’arte e cultura a due passi dalla costa, nella città di Otranto: frantoi ipogei, castelli, splendide ville a cripte, giardini nascosti e case a corte. Escursioni che si possono fare partendo proprio dal villaggio, in un tour assicurato da agenzie preposte e con vari pacchetti a disposizione.
«Per tutelare al meglio le pinete ci stiamo attivando con la Regione Puglia nella realizzazione di fasce frangi-fuoco capaci di proteggere al meglio questa risorsa». Non solo mare quindi.
Concludiamo con «due domande: quali sono i personaggi illustri più affezionati ad Alimini? E lei ha un sogno da realizzare?
«Tra le tante presenze ci sono la cantante Wilma de Angelis, poi Pierferdinando Casini, il giornalista Ezio Mauro o Ferruccio De Bortoli, l’ex presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi o l’ex ministro dei beni culturali Giuliano Urbani.
Il mio sogno? È già fuori dal cassetto ma per scaramanzia aspetto a dirlo>>.