Quando scuola fa rima con possibilità di futuro

Sulle spalle portano zaini pieni di libri, appetito di conoscenza, speranza in un futuro di riscatto. E, intanto, nutrono motivazione e sogni con le esperienze qualificate e qualificanti che la scuola che frequentano crea per loro, anche all’estero, senza spese aggiuntive per le famiglie. Sono le studentesse e gli studenti dell’IISS Ettore Majorana Bari (San Paolo e Palese), nonché il cuore pulsante della vita della donna che lo dirige da dieci anni, con coraggio, grinta, lungimiranza e professionalità: Paola Petruzzelli, che lo scorso 18 febbraio, alla Camera dei Deputati, ha ricevuto il riconoscimento “Excellence Puglia 2022”, promosso dall’Associazione “Oll Muvi” (o “I Love Molfetta”, iscritta all’albo dei Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia).

Paola Petruzzelli, come ha fatto del Majorana un esempio di eccellenza internazionale?
«Mi muove l’idea che ho un compito: aiutare le nuove generazioni a ricevere formazione di qualità e, soprattutto, a far sì che quando finiscono il percorso di studi, non debbano seguire altri corsi di cucina o di marketing per accedere al mondo del lavoro: da noi la mattina vengono a scuola, tornano a casa, pranzano, fanno i compiti, nel pomeriggio sono già fuori per andare a lavorare, e il mattino dopo ricominciano con grande impegno. Perché diamo loro reali opportunità, anche affinché possano guadagnare e aiutare sin da subito le loro famiglie».
Per far sì che questo accada, Paola non si risparmia con il suo corpo docenti, «una squadra di persone meravigliose che mi seguono e aiutano mettendoci passione, responsabilità e professionalità tutti i giorni». Fa un lavoro continuo di ascolto delle esigenze didattiche e del mercato, di progettazione, pianificazione, organizzazione e gestione, andando spesso ben oltre le attività previste dal piano ministeriale.
Ci fa qualche esempio?
«Per due anni abbiamo coinvolto studenti e studentesse nella creazione della “Birra Majorana”, dal business plan, alla creazione della ricetta, al marketing; la birra poi è stata commercializzata negli Ipermercati Coop, e tutti i proventi sono andati ai ragazzi, reinvestiti per la loro formazione. Lo stesso è stato per la masseria confiscata alla mafia, che ci è stata affidata e abbiamo gestito. I ragazzi piangevano di rabbia e dolore quando i progetti si sono conclusi».
È irremovibile sulla necessità di esperienze all’estero (anche con l’Erasmus) e, quindi, sull’acquisizione della padronanza delle lingue straniere (solo due anni fa il Majorana ha ricevuto il prestigioso “Label europeo” dell’Erasmus, il riconoscimento che punta a incoraggiare nuove iniziative nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento delle lingue); Paola è stata anche la prima a battersi e ottenere l’alternanza scuola lavoro all’estero; e, per scoraggiare i furbetti di turno che prendono giovani in stage a turnazione durante i picchi di lavoro, non transige: «A uno stage deve seguire un contratto, non mando nessuno se non ho queste garanzie». Perché di esperienza, ragazze e ragazzi del Majorana, ne fanno già a scuola, in aule attrezzate, repliche perfette degli ambienti di lavoro reali.
Oltre al neonato corso di dizione, per completare la preparazione di ragazze e ragazzi anche agli ambienti più esigenti dell’ospitalità, quali altre novità ci saranno a breve?
«Grazie alla sponsorizzazione del Gruppo Megamark, stiamo preparando un evento in primavera con lo chef Felice Sgarra (di Andria, una Stella Michelin), che diventerà un appuntamento annuale con altri chef stellati da tutto il mondo; una due giorni di apprendimento e competizione, gomito a gomito con i grandi della cucina internazionale, nelle cui cucine stellate, poi, la squadra giudicata migliore andrà ad approfondire l’esperienza. Siamo anche in contatto con Puglia Promozione per un altro evento che faremo con Identità Golose di Milano (il “tempio” della gastronomia internazionale). Inoltre, con un finanziamento regionale, sta partendo una formazione dedicata a ragazze e ragazzi con disabilità per insegnare loro a scrivere il curriculum, ad affrontare interviste di lavoro, e che culminerà in un evento a maggio dove faranno veri colloqui con gli uffici del personale di ristoranti e hotel».
Va per la sua strada con spirito impavido e creativo. Non sembra un caso che il suo selciato coincida con quello del bene delle “sue” nuove generazioni.
«Non ho messo al mondo figli miei, ma creo delle possibilità per il migliaio di giovani talenti che ogni anno frequenta il Majorana. La fatica è tanta, ma la felicità si moltiplica per ciascuno e ciascuna di loro che ce la fa».

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