Ascolti sorprendenti e da capogiro per la vicequestora Lolita Lobosco, con uno “share”, domenica scorsa, del 28,2 %.
Luisa, quale il segreto di questa donna poliziotta. e in cosa le è sembrato più naturale identificarsi?
«Lolita piace molto alle donne, è questo il suo segreto; affascina perché è moderna, forte, libera, piena di fragilità e queste ultime le affronta poi in maniera spesso ironica e a volte goffa; sempre con tenerezza e questo la rende irresistibile».
Un cast vincente.
«Si, Lolita è circondata da personaggi carismatici, ognuno dei quali ci parla un po’ di noi e da un luogo magico, Bari; questa città diventa essa stessa il personaggio di questi racconti».
A proposito di città, lei è originaria di Napoli, metropoli passionale e piena di contrasti. Che sensazione ha avvertito lavorando in Puglia e quali corde della sua anima son state toccate?
«Sono due città molte diverse, pur essendo entrambe del sud. Io sono follemente innamorata di Napoli, l’ho sempre dichiarato ma nello stesso tempo non mi sento di tradirla quando affermo che ho amato Bari e la Puglia, per un insieme di elementi che, come precisa lei, mi hanno toccato l’anima»
Quali per esempio? Ci interessa saperlo.
«Una dolcezza di fondo del paesaggio, i colori forti, l’amore per la cucina, la dipendenza dal mare, un’ironia di fondo che si esprime anche attraverso le immagini “animate” dal dialetto. Bari è una bella serata con gli amici, divertente e accogliente. Ha poi una certa dose di saudade sudamericana e questo la rende ancora più avvolgente».
Bene, una serie di bei commenti; ci sono per caso dei consigli che darebbe ai baresi?
«Non mi permetterei mai. E’ poi una terra che ci ha accolto con cura e amore. Non ho davvero nulla da recriminare ma tanto da ringraziare; un’accoglienza eccezionale».
Il dialetto napoletano ha predominato per tanto tempo nel mondo del teatro e del cinema. Ora è interessante notare come artisti partenopei, vedi la bravissima Nunzia Schiano (il personaggio di Andreina in “Lolita Lobosco”) si cimentano nello studio e l’interpretazione di quello barese con intonazioni scherzose; come si spiega questa nuova tendenza? Questa terra piace sempre di più?
«Piace sempre di più ma in realtà è sempre piaciuta. Una terra che si ama da giovani e da adulti, difficile resisterle».
Va bene, ancora grazie per i complimenti e a quei baresi che sollevano critiche sul presunto linguaggio “stereotipato” o forzato di questa fiction cosa risponde, d’istinto?
«Che quando si fanno questo genere di operazioni si cerca di mantenere il sapore, il ritmo e il mondo che questi dialetti descrivono; si deve però anche renderli comprensibili a tutti i telespettatori: dalla Val D’Aosta alla Sicilia. E’ chiaro che qualcosa si può perdere per strada ma è importante come tipo di lavoro e sicuramente è fatto con rispetto e amore per la lingua, la città e la regione. Sarò sincera: mi dispiace quando le critiche si fanno violente perché l’intenzione è delle migliori».
Abbiamo di recente chiesto alla scrittrice Gabriella Genisi, dalla cui penna ha preso forma Lolita Lobosco, cosa pensasse di Luisa Ranieri e ora rivolgiamo a lei la stessa domanda: che incontro è stato?
«Il primo ad entusiasmarsi delle potenzialità dei suoi romanzi è stato Luca Zingaretti; ha subito voluto comprarne i diritti con la nostra società di produzione, lo “Zocotoco”. Gli ho dato ragione non appena li ho letti erano perfetti per portare in tv una storia che parlasse anche di presente e di passato insieme, di una donna che li custodisce in sé con coraggio, a volte con spregiudicatezza e sempre con onestà».
Un personaggio con luci e ombre?
«Come tutti noi. Mi piacevano molto le storie, sia per il filo giallo che per le vicende familiari di Lolita. Un mondo variopinto, dalle mille sfumature, ironia ed emozioni continuamente mescolate».
Entriamo nel dettaglio: stasera su Rai 1 alle 21,25 è in programma la terza puntata (sei in totale). Qualche anticipazione?
«E’ chiaro che il personaggio che raggiunge Lolita dal passato si porta dietro qualche segreto e non tornerà da dove è arrivato tanto facilmente».
Ora, una domanda provocatoria e ironica come nel temperamento di Lolita: alla fine Luisa Ranieri per quale squadra tifa? Napoli o Bari? Se è tifosa naturalmente…
«Tifo per il bel calcio e per lo sport vissuto per come deve essere, con gioia e rispetto».
Le foto in cui è ritratta Luisa Ranieri sono di Duccio Giordano