«I nostri Master si basano su analisi di mercato realizzate insieme alle aziende del settore, dunque noi formiamo figure richieste dal mondo del lavoro». A spiegarlo è l’imprenditore barese Nicola Carbonara, presidente e fondatore dell’Italian Design Institute (IDI), che eroga percorsi di formazione post-laurea di altissima specializzazione.
Dottor Carbonara, qual è la vostra offerta formativa?
«L’Italian Design Institute (IDI) si occupa di formazione post-laurea, privata e a pagamento, di altissima specializzazione. Sono percorsi che vengono realizzati da oltre vent’anni. Qualsiasi Master nasce da un’analisi di mercato che viene fatta attraverso i nostri interlocutori, che sono le aziende. Sono loro a dirci qual è la competenza di cui hanno necessità. Così disegniamo insieme l’identikit del professionista ideale e scriviamo le skills che gli allievi, tutti operanti nel settore del design, devono possedere».
Sono corsi “disegnati su misura”, dunque?
«Grazie a questo progetto realizzato a più mani, cioè col mondo del lavoro vero, riusciamo a mettere a punto un programma didattico che non è tutta teoria e zero pratica. Alcuni sono Master professionalizzanti, altri sono di specializzazione. I nostri insegnanti, inoltre, sono tutti professionisti che hanno un’esperienza ventennale o trentennale nei diversi campi».
Questi corsi si distinguono anche per un’attenzione ai temi più attuali?
«I nostri Master sono più di venti. Ad esempio, nel 2022 siamo stati i primi in Italia a lanciare il Master di Crypto arte. Quindi alla base ci sono sempre ricerca e sviluppo. Lo facciamo con i professionisti e progettiamo questi percorsi che hanno sempre la finalità di offrire una competenza immediatamente spendibile nel mondo del lavoro».
Dove si svolgono i corsi e quanto durano?
«Si svolgono a Milano, Torino, Bologna, Firenze e Roma e durano mediamente sei mesi».
Come sono strutturati i Master?
«I nostri percorsi sono articolati in quattro fasi: c’è una prima parte propedeutica, solitamente su nostre piattaforme, in cui gli allievi già studiano e si preparano. Poi c’è una fase in presenza nelle varie sedi. Infine, seguono il project work e il periodo di stage nelle aziende».
Il tirocinio è un momento cruciale, qual è il tasso di placement?
«Tutti i nostri allievi hanno diritto a uno stage. Abbiamo un placement che è tra il 95 e il 98 per cento, un dato importantissimo. Inoltre, abbiamo già le convenzioni con le aziende che li ospitano, che spesso hanno interesse ad acquisirli come loro collaboratori o dipendenti. Un problema attuale è che, oltre che gente motivata, servono professionisti che abbiano competenze vere. Per questo noi proponiamo dei Master a numero chiuso, in collaborazione con grandi architetti e grandi designer che offrono al nostro Istituto un certo prestigio. Si permette agli allievi di entrare in contatto direttamente con i protagonisti di questo mondo».
Volendo indicare i punti di forza di queste scuole di alta formazione, dunque?
«Sicuramente ricerca, sviluppo, costante aggiornamento, professionisti del settore, stage garantito, anche all’estero, e numero chiuso, perché fare formazione a quindici allievi è diverso dal farla a cento. Molto importante è anche la brevità».
Perché?
«La brevità è fondamentale. I nostri percorsi sono rivolti a laureati e diplomati che non hanno tempo da perdere. Il concetto che i Master che durano più a lungo siano migliori è obsoleto, primordiale. Oggi l’unica risorsa che non possiamo recuperare è il tempo: quindi, offrire un percorso di qualità e di eccellenza, ma breve, è un altro valore e un altro nostro punto di forza».
Quali sono le figure che voi formate più ricercate dalle aziende in questo momento?
«Si va dall’interior designer, che è una figura sempre richiesta, al designer del verde, per esempio, ricercatissimo con il boom dei concetti di ambiente, sostenibilità, bio ed eco-compatibilità. Ma, in generale, la maggior parte delle figure che noi promuoviamo hanno concrete opportunità di lavoro, perché i Master nascono da analisi di mercato. Non a caso il placement è così alto. E se una figura viene inflazionata, ci fermiamo con la promozione. Per noi conta promuovere eccellenza e qualità».
Tra i Master che proponete, c’è anche quello in Fashion Luxury Management. È un settore in grande sviluppo?
«Quello del lusso è un mondo in fortissima crescita e molte aziende si stanno orientando verso quella fetta di mercato, che offre tantissime risorse».