La Puglia terra di talenti, la Puglia terra di giovani che credono nel territorio e continuano ad investire tempo e risorse senza mai guardarsi indietro. Tra questi Elio Enrico Palumbieri, un avvocato di Barletta con da sempre la passione per il digitale e la creazione di idee. Pur studiando fuori non ha mai mollato la sua città, con tutte le contraddizioni tipiche delle nostre cittadine, ed ha creato opportunità per il territorio non ultimo il Ted X proprio di Barletta.
Chi è Elio Palumbieri?
«Sono un avvocato 31enne e mi occupo di diritto alimentare, regulatory compliance e sviluppo sostenibile delle filiere agroalimentari. Ho un mio podcast di aggiornamento quotidiano sul tema e un blog. Nel tempo libero mi dedico all’altra mia grande passione: organizzare il TedX Barletta».
La sua storia nasce da Barletta ma non si ferma lì. Ci racconti la sua evoluzione?
«Ho avuto la fortuna di studiare a Trento, luogo in cui l’Università è parte integrante della città e viceversa. Lì, oltre a formarmi dal punto di vista tecnico sul diritto comparato europeo e transnazionale, ho imparato il valore della condivisione e dell’aggregazione – anche di impresa – ho imparato cosa significa agevolare i più giovani e supportarli nel loro percorso di crescita tramite leadership inclusiva e ho visto con i miei occhi una realtà diversa, proiettata al futuro e ricca di spunti. Anche per questa ragione, alla fine, non ho resistito e ho deciso di compiere il viaggio di ritorno per provare a portare qualcosa di bello nella mia terra d’origine».
Interessi tanti e una passione per aiutare i giovani e il territorio. Come si è mosso in questi anni?
«I giovani sono il futuro e a noi sta il compito di formarli, educarli e persino abituarli a un mondo diverso, più giusto, più aperto alle loro idee, più inclusivo. Prima di tornare in Puglia, a 23 anni, ho fondato la mia prima associazione, si chiamava Nido net e ci piaceva definirla “incubatore di idee”. Nel 2017 ho fondato la Scuola di Alta Formazione Agroalimentare con cui, ancora oggi, promuoviamo l’idea del “fare sistema nelle filiere agroalimentari” e organizziamo eventi e corsi di formazione tra cui l’ultimo, in collaborazione con la Camera Civile di Foggia e l’Università di Foggia, denominato “Presidi di legalità sostenibile”. Infine il TedX Barletta nel 2018: vera casa delle idee in cui un gruppo di 45 giovani volontari fa confluire tutta la rabbia buona nei confronti di un territorio che ancora ha tanto da esprimere. Quest’anno organizzeremo il quarto TedX Barletta e abbiamo avviato un’attività di Pcto che si rivolge alla Gen Z per dare valore anche alle loro – splendide – idee».
Puglia come partenza e ritorno ma Italia e non solo, gli spazi in cui il suo impegno si è diffuso. Può raccontarcene di qualcuno?
«Devo ammettere che la maggior parte delle imprese con cui interagisco non sono locali ma diffuse in Italia e all’estero. Mi piace pensare che la professione d’avvocato sia profondamente cambiata e, tra le altre cose, abbia perso i confini territoriali che la caratterizzavano. Lo studio legale che ho co-fondato nel 2020, Safe Green, ha sede a Roma, Milano, Trento, Bari e Siracusa quindi mi capita spesso di viaggiare. Di recente, ad esempio, ho avuto l’opportunità di relazionare sulle politiche di sviluppo sostenibile europee durante la fiera Ipack-Ima a Milano e presto, invece, sarò a Roma e a Modena per due docenze durante un master universitario e una Summer SchoolDa sempre attento all’agroalimentare, come pensa che saranno i prossimi anni e come ognuno di noi può dare il suo contributo. Temo ci attendano anni non semplici ma c’è sempre una soluzione. Viviamo un momento in cui le condizioni economico-sociali stanno portando le nostre imprese a tentare un riposizionamento molto repentino anche se ancora possibile. C’è chi lo ha capito per tempo e conserva margini accettabili e c’è chi, invece, deve agire in fretta, anche approfittando dei fondi disponibili».
Barletta, croce e delizia?
«Non potrei trovare definizione migliore. È un continuo odi et amo. Tornato da Trento ho avuto enormi difficoltà a reinserirmi e anche per questo è nato il TedX Barletta. Oggi posso dire che per fortuna ci sono i “pirati” del team, gente con idee geniali che non ha nessun timore di mettersi in gioco. È la mia personalissima isola felice e ogni riunione, anche quella più burrascosa, mi riempie il cuore».
TedX e poi?
«TedX e agroalimentare, agroalimentare e TedX. Il mio impegno, oggi, è tutto qui e devo ammettere che ogni energia è profondamente e completamente impegnata».