Nicola, per tutti Nick, Radogna è un ragazzo di 25 anni che vive appieno il suo tempo, solare, simpatico e autoironico. Abita a Casamassima con i suoi genitori ed è content creator, influencer e community manager di YouTube (il secondo sito web più visitato al mondo, dopo Google, per la condivisione e la visualizzazione di video).
Nicola, come lo spieghiamo il suo lavoro in parole più semplici?
«Negli ambienti più seri mi presento come creatore di contenuti video di intrattenimento comico» che, ai suoi livelli, è un’attività impegnativa come qualunque altra professione, soprattutto se fatta seriamente. Nicola fa tutto da solo (regia, video, fotografia, grafica, montaggio) e, in sei anni, ha totalizzato quasi trecento milioni di visualizzazioni su YouTube, dove i follower iscritti al suo canale sono oggi 1.200.000, a cui si aggiungono altri 100.000 del suo canale di videogiochi, 173.000 su Instagram, e ha superato il 1.200.000 su Tik Tok «ma questo credo sia dovuto alla facilità del social». Decisamente, è anche modesto se si considera che Sangiovanni di Amici su Tik Tok ha 661.000 follower, Checco Zalone 86.000, Pio e Amedeo 73.000. Per arrivare ai numeri di Nicola bisogna scomodare Disney Channel, che ne ha 1.400.000.
Se non lo si conosce (ancora) basta chiedere di lui a ragazzine e ragazzini fra gli 8 e i 13 anni, che sono i suoi fan più affezionati. Per loro Nicola è una star e l’amico di sempre nella stessa persona perché, nonostante inizi a guadagnare piuttosto bene, è rimasto autentico e, forse, questo ai e alle più giovani arriva.
Quanto le assomiglia Nick, il personaggio con cui è diventato famoso?
«In realtà sono io, solo più esasperato».
Di cosa parlano i suoi video?
«Della normalità e delle stranezze che vedo online o in giro. Ma cerco di farlo a modo mio, divertente ma senza dire parolacce, mai».
Perché sente la responsabilità del suo ruolo di influencer?
«Quando sento influencer penso solo alle modelle di Instagram» scherza. «Direi di no, è una scelta mia, sono proprio così. La responsabilità credo sia sempre dei genitori ma se posso dare un insegnamento, lo faccio volentieri. Ho anche collaborato con Telefono Azzurro per una campagna di sensibilizzazione sui pericoli del web».
Dai social è mancato due anni, prima del suo exploit, come mai?
«Avevo 17 anni e da poco pubblicavo i miei video, avevo circa 5000 follower, ma in paese mi prendevano in giro, dicevano che ero uno sfigato. Così ho lasciato perdere» è di poche parole Nicola, al contrario di quanto accade nei suoi video, ma non servono molte spiegazioni quando si tratta di bullismo. «Poi quanto ho iniziato l’università, ho capito che era stato un grandissimo errore e ho ricominciato. Diciamo che ho recuperato» aggiunge con la voce allegra, giustamente contento dei suoi risultati.
Parla mai di quanto le è successo nei suoi video?
«Non direttamente. Ormai tanti bambini passano un sacco di tempo online e purtroppo alcuni genitori non sanno gestire la cosa, non sanno con chi chattano, con chi giocano, se vengono bullizzati. Per quel poco che posso, provo a dare messaggi positivi».
Messaggi che, con il suo senso dell’umorismo e tanti aneddoti, Nicola ha trasferito anche in un libro uscito prima del lock down, “In giro per il mondo con il più figo degli sfigati” edito da Mondadori Electa: la sua storia e il successo sui social attraverso un metaforico giro intorno al mondo.
Più che un’urgenza narrativa questo libro si direbbe un suo atto di riscatto Nicola.
«A tutto c’è una soluzione, basta imparare a credere in sé stessi. Anziché abbattermi, ho cercato di fare qualcosa di produttivo. Mi ritengo davvero uno sfigato ma il più figo della categoria», dice ridendo. «E il mio viaggio l’ho iniziato sul serio: sono appena tornato dagli Stati Uniti, dove ho girato tanti video che sto pubblicando ora sui social».
Notevole per un ragazzo di Casamassima che su Facebook appare con Giovanni Muciaccia, Sfera Ebbasta, Danny Trejo, Enrico Papi, Caparezza, i Me contro Te, l’edizione dell’Agenda Comix in cui è stato inserito nel 2019 e all’ingresso di Radio Dee Jay di cui è stato ospite nel 2020.
Manca qualcuno o qualcosa Nicola?
«Hai dimenticato il fotomontaggio con il Papa, la foto con la sagoma di cartone di Barbara D’Urso, quella con i panzerotti, e quella con mia nonna». Chiedo scusa. «Di niente». Risate. Stop. Buona la prima!