Un uomo di 77 anni è morto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni dal 17 luglio. Soffriva di patologie croniche pregresse. È la quinta vittima del virus West Nile nel Lazio. Pochi giorni prima era deceduta una donna di 93 anni, anche lei nella stessa provincia.
L’Italia è attualmente il Paese europeo con il maggior numero di contagi da West Nile, secondo l’Ecdc, con un picco nella provincia di Latina. In totale, sono cinque i Paesi europei a segnalare casi umani nel 2025: Italia, Grecia, Romania, Bulgaria e Francia.
Il virus si trasmette tramite la zanzara comune (Culex pipiens), attiva dal tramonto all’alba, che si infetta pungendo uccelli selvatici. La maggior parte delle persone non presenta sintomi. Nei casi gravi (meno dell’1%) si manifestano febbre alta, confusione, paralisi e, raramente, coma.
Secondo l’esperto Gianni Rezza, cornacchie e gabbiani in città potrebbero influire sulla diffusione del virus. I focolai, quest’anno, sono più attivi al Centro-Sud, ma l’evoluzione dipenderà da caldo e cambiamenti climatici.