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Terlizzi, rigenerazione urbana con taglio di alberi: è bufera sul sindaco e l’amministrazione

«L’intervento, sebbene approvato antecedentemente all’entrata in vigore del Regolamento comunale per la fruizione e la tutela del verde urbano e privato, a seguito di una cospicua fase di copartecipazione pubblica e con contributi di diverse associazioni locali, risulta perfettamente conforme alla disposizione specifica del medesimo regolamento». E non è tutto: «Il progetto prevede la piantumazione di nuove essenze arboree in posizione più consona alle connessioni tra le aree verdi e tra queste ed il tessuto urbano».

L’amministrazione comunale di Terlizzi e gli uffici provano a fare chiarezza su polemiche e malumori sollevatisi nelle scorse ore, in seguito all’abbattimento di oltre una decina di alberi (pini, eucaliptus, giuda) in via Roma, dove è in corso un lavoro di riqualificazione grazie al progetto “Pinqua”. Progetto che proprio non sta piacendo a nessuno. Lunedì pomeriggio c’è stato un aspro confronto tra alcuni cittadini e il sindaco per capire il perchè di questi abbattimenti.

Il primo cittadino ha messo in risalto la relazione di un agronomo, parte integrante del progetto esecutivo, nella quale si legge che gli alberi tagliati necessitavano di un abbattimento ma anche il successivo rimpiazzo con 13 alberi di tre specie diverse e scelti anche perchè non soggetti ad attacchi di patogeni. La bufera, però, è continuata tanto che realtà politiche e associazioni locali si sono scagliate contro l’amministrazione comunale e, sui social, da quasi 48 ore, ci sono parole di totale contrarietà all’attività eseguita con annessa manifesta volontà di approfondire la questione per comprendere l’iter burocratico che ha condotto all’eliminazione di un polmone verde.

Espressioni molto dure sono arrivate dalle forze di opposizione (Fratelli d’Italia, che ha allertato il prefetto e Pietro Ruggiero) ma anche da Italia Viva e Udc. Non hanno taciuto gli ambientalisti, in primis “Puliamo Terlizzi aps”, secondo cui piante di trenta, cinquanta, sessanta anni o più non possono essere spazzate via in pochi minuti sebbene al loro posto ve ne saranno impiantate di altre più giovani. Non sono oggetti ma esseri viventi che meritano il massimo della tutela. E quindi chiede la convocazione in tempi rapidi della seconda Commissione consiliare alla presenza di sindaco, assessore al ramo, tecnici e progettisti.

Netta anche la posizione del circolo di “Legambiente”, che nelle scorse ore ha formalizzato una istanza di accesso agli atti al Comune per comprendere le ragioni di tali abbattimenti, se erano strettamente necessari, se ve ne saranno altri e se sono previste sostituzioni con almeno altrettanti alberi.
Michele Cotugno Depalma

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