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Regionali in Puglia, arrivano le primarie per le liste del Pd: la proposta dell’area Cuperlo

Ormai è un boatos che gira vorticosamente nelle fila del Pd. E a confermarlo - interpellato - è Leonardo Palmisano, coordinatore regionale dell’area Cuperlo (anima nazionale intellettuale del partito) e membro della segreteria regionale. «L’indizione di primarie per la scelta dei candidati nelle liste del Pd alle prossime regionali di novembre ci pare una strada…
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Ormai è un boatos che gira vorticosamente nelle fila del Pd. E a confermarlo – interpellato – è Leonardo Palmisano, coordinatore regionale dell’area Cuperlo (anima nazionale intellettuale del partito) e membro della segreteria regionale. «L’indizione di primarie per la scelta dei candidati nelle liste del Pd alle prossime regionali di novembre ci pare una strada percorribile. Certo – spiega – dovremmo individuare il metodo, ma sono fattibilissime. D’altra parte, noi siamo anche per le parlamentarie». Il pensiero va subito al candidato presidente della Regione in pectore, Antonio Decaro, che proprio qualche tempo fa aveva incalzato su questo tema la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, e che «non potrà che essere d’accordo – spiega ancora Palmisano – su questa strada. L’obiettivo è evitare fratture. Si tratta, infatti, di primarie di garanzia». Una zeppa alzo zero mica da poco, vista la volontà di Decaro di fare piazza pulita dell’esistente.

Primarie come

Ma primarie aperte a chi? Alla società civile o agli iscritti del Pd? «Primarie aperte agli iscritti, ai gruppi dirigenti. La società civile – spiega ancora Palmisano – ha partecipato al programma che si è concluso nella conferenza programmatica di luglio con la stesura del programma. Si tratta di ventimila persone che hanno partecipato. Ora non resta che individuare il candidato che deve metterlo in pratica». Come dire che Decaro o altro candidato hanno già la strada tracciata. «Noi riteniamo che Decaro sia la persona giusta per proseguire il lavoro fatto, fino ad ora, e che sia necessario accompagnare gli sforzi fatti dalla segreteria regionale per comporre le divisioni, uscendo dal piano personalistico e ritornando su una terreno di unità politica per il bene della coalizione».

Liste civiche

«Per giunta – aggiunge Palmisano – ci saranno molte meno liste civiche. Confluiranno infatti nel Pd in tanti e, quindi, tanta parte della società civile sarà assorbita dal partito e potrà candidarsi. E’ necessaria una grande unità per fare le liste». Si tratta di riconoscersi in un programma scritto da società civile, sindacati e iscritti che hanno partecipato ad oltre 200 eventi.

I sondaggi

Secondo i sondaggi interni, poi, «il Pd sarebbe il primo partito, seguito da Fratelli d’Italia in regione. Pertanto, questa perdita di tempo – certo di tempo ce n’è – non giova, perchè saremmo potuti partire con largo anticipo nella campagna elettorale – aggiunge Palmisano -c i pare un’autogol per l’intero partito con tutto questo gossip sui giornali che infastidisce molto la base». Sulle voci diffusesi anche ieri sulla possibilità che Conte giochi la partita del candidato premier fra due anni, appoggiando Decaro alla segreteria nazionale Pd, con l’appoggio esterno di Renzi. «Mi sembra ridicolo – continua l’esponente dell’area Cuperlo – ci si appoggerebbe a Renzi, già giudicato e bocciato dagli iscritti del partito, per far saltare la segretaria? Non mi sembra un percorso leale e trasparente per chi sta in una stessa coalizione».

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