Almeno 18 persone, tra cu donne e bambini, sono state uccise a Khan Younis. Oggi nel sud della Striscia di Gaza un drone israeliano ha colpito una scuola di sfollati. A riferirlo è l’ospedale Nasser e l’agenzia palestinese Wafa.
Intanto, a Rafah ieri, 3 giugno, in un altro duro attacco 27 civili sono morti mentre erano in fila vicino un centro per gli aiuti umanitari. Sono «zone di combattimento» avverte Israele poi la Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta anche aìdagli USA, ha annunciato la chiusura temporanea dei suoi centri.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu voterà oggi una risoluzione per un cessate il fuoco permanente. Previsto il veto USA. Bruxelles prende le distanze: la presidente Metsola invoca una revisione dei rapporti UE-Israele. «Così cresceranno generazioni di terroristi», fa sapere il ministro Crosetto che accusa Netanyahu
Nel frattempo, Israele ha colpito basi siriane dopo il lancio di razzi dal Golan. Damasco denuncia vittime e parla di «violazione della sovranità». Gli Houthi attaccano l’aeroporto Ben-Gurion con un missile ipersonico, bloccando per ore i voli.
Il Vaticano chiede lo sblocco degli aiuti. «Nessuna pace è possibile se imposta dalla paura», dichiara il cardinale Parolin. La guerra continua a mietere vittime tra i civili, mentre cresce l’isolamento diplomatico di Israele.