Si svolge oggi a Roma la manifestazione nazionale della Cgil “Democrazia al lavoro”, guidata dal segretario generale Maurizio Landini. L’iniziativa punta a chiedere aumenti salariali e pensionistici, maggiori investimenti in sanità e scuola, una riforma fiscale e misure contro la precarietà e il riarmo.
La Cgil sottolinea che le risorse pubbliche dovrebbero essere destinate a sanità, istruzione, politiche sociali e abitative, finanziate attraverso tassazione delle grandi ricchezze e lotta all’evasione fiscale, opponendosi a flat tax generalizzate e condoni.
Tra le richieste principali ci sono il rinnovo dei contratti con detassazione degli incrementi salariali, l’introduzione del salario minimo, una legge sulla rappresentanza e un equo compenso per lavoro autonomo e professionale.
Sulle pensioni, il sindacato propone piena rivalutazione degli assegni, estensione della quattordicesima e superamento della legge Fornero, insieme a una pensione di garanzia per giovani e precari. Prioritaria anche la tutela della salute e sicurezza sul lavoro e lo sviluppo industriale e tecnologico, con attenzione al Mezzogiorno.
Landini, rispondendo ai giornalisti, non esclude uno sciopero generale se il Governo non modificherà la legge di bilancio. «Di sicuro non finisce qui la nostra battaglia se le cose non cambiano», ha ribadito. Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha commentato: «La Cgil rappresenta anche i pensionati e ha tempo di manifestare; la Cisl è invece il primo sindacato per gli occupati in attività».










