Un capannone completamente distrutto, salvato, invece, il secondo, distante qualche metro dal primo interessato da un rogo che non ha avuto pietà. Un incendio, infatti, è divampato all’improvviso l’altra notte all’interno di un capannone situato in un’area recintata di via Vecchia Lizzanello, nel territorio di Lizzanello, al confine con Cavallino. Si tratta del centro cottura L’Alchimista, nota attività specializzata nel campo della ristorazione. L’azienda, peraltro, non solo gestisce alcune pizzerie della zona, ma effettua anche servizio catering e banqueting per eventi e cerimonie. Le lingue di fuoco si sono sprigionate in piena notte, intorno alle 3, poco dopo la chiusura dell’attività.
Poco prima, infatti, due cuochi avevano smontato dal turno, lasciando la cucina senza alcuna anomalia o episodio sospetto. Ma ben presto sono partite le fiamme dall’interno del locale, notate a diversi metri di distanza, tanto da portare alcuni automobilisti di passaggio a richiedere l’intervento del 115. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco partiti dal comando provinciale di Lecce. Una volta domato l’incendio è stato appurato che all’origine vi sarebbe un cortocircuito causato da una cella frigorifera. Uno sbalzo di corrente o un sovraccarico della potenza, sta di fatto che il rogo ha provocato notevoli danni. Dopo lo spegnimento delle fiamme, che hanno visto i caschi rossi impegnati diverse ore per domarle e mettere in sicurezza la zona, è partita la conta dei danni che dovrebbe essere piuttosto seria. L’incendio ha annerito le pareti, gli arredi, le apparecchiature elettriche e altro materiale intaccato dalle fiamme.
I caschi rossi hanno dovuto indossare dei respiratori per entrare dentro e domare l’incendio. Il lavoro è stato particolarmente lungo e dalle 3 della notte è terminato soltanto alle 9 del mattino di ieri, con le operazioni di bonifica della zona interessata dalle fiamme. Sul luogo sono giunti anche dai carabinieri della stazione di Lizzanello, supportati dai colleghi della sezione radiomobile di Lecce, che hanno avviato le indagini. Non sembrano esservi dubbi sul fatto che si sia trattato di un evento di natura accidentale.
Ad avallare la tesi dei vigili del fuoco, l’assenza di segni di effrazione sugli infissi e sulle porte. Ma nulla viene lasciato al caso, poiché la pizzeria L’Alchimista di Cavallino, insieme ad altre attività, la notte di Natale del 2019 finì nel mirino di malviventi che fecero esplodere una bomba carta sull’uscio. Nell’aprile scorso, invece, un incendio interessò il Laboratorio dell’Alchimista, altra pizzeria facente capo alla stessa proprietà, di fresca apertura Lizzanello. In quella circostanza si accertò che le fiamme partirono dal surriscaldamento di un forno.
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Di Viviana Bruno26 Novembre 2024