Nei primi otto mesi del 2025 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 384.007, in lieve calo (-0,7%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Diminuiscono gli infortuni in occasione di lavoro (-1,6%) e i casi mortali (-3,0%), mentre crescono quelli in itinere (+1,0%) e i decessi connessi (+8,8%). Rapportando le denunce agli occupati Istat, l’incidenza infortunistica scende da 1.317 casi ogni 100mila lavoratori nel 2019 a 1.125 nel 2025 (-14,6%).
Le denunce in occasione di lavoro sono state 271.976, con riduzioni più marcate nei servizi di supporto alle imprese (-4,9%), nel trasporto e magazzinaggio (-3,0%) e nel manifatturiero (-2,9%). Crescono invece costruzioni (+2,4%) e commercio (+1,4%). Calo diffuso in quasi tutte le aree, tranne il Centro Italia (+0,8%). I casi mortali sono 488, in flessione rispetto ai 503 del 2024.
Gli infortuni in itinere ammontano a 61.799, in lieve aumento sull’anno precedente, con 186 casi mortali (+8,8%). Crescono soprattutto nel Nord-Est e nel Mezzogiorno.
In crescita anche gli infortuni degli studenti, pari a 50.232 (+2,5%), con sette casi mortali segnalati.
Deciso invece l’aumento delle malattie professionali, che raggiungono 64.118 denunce (+8,9%). Le patologie più frequenti restano quelle dell’apparato osteo-muscolare, del sistema nervoso e dell’udito. L’incremento maggiore si registra al Sud (+20,8%) e tra i lavoratori stranieri (+17,2%).
Complessivamente, i dati confermano una stabilità del fenomeno infortunistico e una significativa crescita delle malattie professionali, richiedendo attenzione su prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.