L’Unione Europea ha dato il via libera al 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dopo il ritiro del veto slovacco, Bruxelles ha approvato nuove misure mirate ai settori energetico, finanziario e militare-industriale russi, inclusi un tetto al prezzo dinamico sul petrolio e le restrizioni a 105 navi della cosiddetta “flotta ombra”. Dall’Ue l’Alta rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas ha dichiarato: «Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino». Anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha parlato su X: «Stiamo colpendo il cuore della macchina da guerra russa».
Nel frattempo, secondo quanto riporta Rai News e i media locali, la tensione cresce anche sul fronte tecnologico. Mosca minaccia di interferire con i satelliti europei che supportano Kiev, sostenendo che «i Paesi Ue hanno perso il diritto di protestare in caso di interruzioni». Intanto, gli Usa denunciano all’Onu la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord, definendola “illegale”. Sul campo, i droni russi hanno colpito la regione di Kherson, ferendo un uomo e colpendo l’auto del rabbino capo locale, mentre a Donetsk si contano due morti e sette feriti. La guerra prosegue, senza segnali di tregua.