«Basta prendere la città in giro con piani di rilancio illusori che non ci sono. L’Ilva è un fascicolo su un binario completamente morto». Lo sostiene il senatore Mario Turco, vice presidente del Movimento Cinque Stelle, che ieri mattina in città insieme alla consigliera comunale Annagrazia Angolano ha illustrato ai cittadini tre mozioni – una delle quali sull’ex Ilva – che saranno discusse lunedì in Consiglio comunale.
Turco ha attaccato il ministro del Made in Italy Urso, parlando di “illusionismo” e denunciando le accuse rivolte a Taranto «di non essere pronta ad accogliere importanti progetti industriali».
La polemica
«Abbiamo perso un importante progetto – spiega Turco – quello di Renexia, che avevamo portato nel corso del governo Conte qui a Taranto: 500 milioni di euro per un opificio industriale e turbine per pale eoliche, con 1.300 assunzioni dirette previste. Un progetto cancellato dal governo che si lava le mani e accusa gli enti locali di ritardi».
Il senatore aggiunge che il progetto, molto probabilmente «andrà in Abruzzo», mentre «Taranto ha perso anche quello del gruppo Ferretti, con 220 milioni di investimenti e 300 assunzioni, e l’acquario green da 50 milioni». «La città si deve ribellare a questa desertificazione, a questo ricatto del governo – conclude Turco – che confonde la riconversione economico-sociale e culturale del territorio. C’è il ricatto di un’Aia per l’ex Ilva su un binario morto e il ministro Urso su questo deve rispondere. La città dice no, è stanca».