«Scusatemi ma oggi non farò gli auguri di buon anno a tutti». Così esordisce il presidente eletto della Regione Puglia Antonio Decaro in un messaggio sui social. Il 7 gennaio sarà il giorno della sua proclamazione ufficiale nel nuovo incarico. «Auguro buon anno a chi fa fatica per arrivare a fine mese ma lotta con dignità per difendere il proprio posto di lavoro», dice. «Non auguro buon anno, invece, a chi quella dignità la calpesta e approfitta della disperazione per ricattare, sfruttare, sottomettere».
«Auguro buon anno – continua Decaro – a chi ogni giorno compie un piccolo gesto per un ambiente più sano, utilizza i mezzi di trasporto pubblico, risparmia l’acqua, differenzia i rifiuti. Non auguro buon anno, invece, a chi continua a negare i cambiamenti climatici e continua ad inquinare come se il futuro non lo riguardasse. Auguro buon anno a chi, anche in questi giorni, fa funzionare i servizi pubblici perché pubblico vuol dire ‘di tutti e di ciascuno’. Non auguro buon anno, invece, a chi pensa che lo Stato sia un nemico da ingannare, sfruttare o combattere. Auguro buon anno – prosegue – a chi difende le proprie idee, con gli argomenti, con il confronto, anche duro. Non auguro buon anno a chi insulta, aggredisce calunnia, spesso nascosto dietro un profilo falso».
«Auguro buon anno a chi ha fede e a chi non ce l’ha ma non a quelli che si definiscono cristiani e poi si scagliano contro i più deboli, gli ultimi, gli stranieri, dimenticando che per la misericordia di quel Cristo che nominano a sproposito non esistono confini, etnie, colori della pelle. Auguro buon anno a chi farà la propria parte per rendere il mondo un posto migliore, io prometto che farò la mia, fino in fondo, senza risparmiarmi. Agli altri no, non auguro un buon anno, perchè se, per loro, il 2026 non sarà un buon anno – conclude Decaro – vuol dire che avremo tolto spazio ai privilegi, agli egoismi, alle illegalità. E allora sì che sarà un buon anno per la Puglia, per l’Italia e per il mondo».









