Cinque immobili, auto, 19 conti correnti, quote di partecipazioni societarie, denaro contante, orologi di lusso, gioielli, quadri e reperti archeologici. Ammonta a un milione e 350mila euro il valore dei beni sequestrati a due imprenditori di Barletta, attivi nel settore calzaturiero, indagati dalla Guardia di finanza per bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica.
L’indagine, spiegano i finanzieri in una nota, è partita a seguito dell’analisi di alcuni atti di gestione della società da cui è emerso come, nonostante i numerosi debiti accumulati verso enti pubblici e fornitori, il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’impresa avrebbero venduto l’intero complesso industriale, distraendolo dal patrimonio aziendale, per un valore pari a quanto sequestrato oggi.
Le fiamme gialle, in particolare, avrebbero accertato «lo stato di dissesto finanziario della società con il successivo svuotamento dei beni dalla stessa e il contestuale drenaggio del denaro ricavato dalla loro vendita, andando così a sottrarre risorse su cui i creditori privati e pubblici avrebbero potuto soddisfare le loro pretese», prosegue la nota.