uscito lo scorso 30 giugno “Dormo male” (Etnagigante/ Artist First), l’EP d’esordio del talentuoso cantautore pugliese Meschino prodotto da Roy Paci con il sostegno di Puglia Sounds Record 2023.
“Dormo male”, con le sue sei tracce, coniuga la sensibilità di una scrittura cantautorale intimista alle armonie e alle melodie tipiche dei generi strettamente legati alla musica black. L’ EP non rinuncia nella sua ricerca ad esplorare momenti urban ed elettronici (“Chimica x3” – “Sonic Malinconia”) accompagnati a ballate soulful (“Erasmus” e “Romeo”) e dal sapore indie-pop (“Di Lusso”). Il fil rouge del progetto è rappresentato dal concetto del sogno, inteso sia come immagine prodotta dall’ambizione e dalla crescita personale, sia come luogo in cui le dinamiche che rendono complessi i rapporti umani trovano inconsciamente un’elaborazione.
Abbiamo incontrato Meschino per farci raccontare qualcosa di più su “Dormo male”. Partiamo dal principio. Il tuo nome. Perché Meschino?
«Viene da un semplice gioco di parole col mio cognome “Schino”. Inoltre provengo da un contesto musicale molto competitivo e ricco di personalità dove ho la fama di non avere un carattere facile, quindi per principio di contraddizione con le mie canzoni voglio mostrare le mie fragilità e chi sono veramente».
Il tuo esordio porta la firma di un produttore d’eccezione, Roy Paci. Vuoi raccontarci com’è nata la vostra collaborazione?
«Grazie alla mia agenzia “Node” e al suo presidente Elvis Ceglie. Il disco in una versione differente era già pronto e con loro ho deciso di partecipare al bando Puglia Sounds Record che mi avrebbe dato la possibilità di ricevere fondi per distribuire e promuovere il progetto. Mancava solo un’etichetta per poter partecipare e tra le varie risposte positive ricevute, c’è stata quella di Roy che ci ha sin da subito entusiasmato moltissimo. In seguito siamo rientrati in studio insieme al produttore Dima per donare alle canzoni un abito che le vestisse meglio».
Se dovessi descrivere il tuo EP in breve, come lo racconteresti?
«Un onirico viaggio tra le paure e le disavventure di un ragazzo che a vent’anni cerca di trovare il proprio posto nel mondo, scovando la risposta nei rapporti umani autentici e nell’inseguimento del proprio sogno. Il tutto condito da metriche urban, ritornelli pop e qualche sperimentazione qua e là»
Il tuo primo singolo è “Romeo”. Perché proprio questo brano per presentarti al grande pubblico?
«Perché Romeo é il brano che ha meno bisogno di spiegazioni. É pura narrativa e gioia di raccontare: ci sono due protagonisti, cosí diversi eppure, in quel momento, fatti l’una per l’altro. É Robin Hood che incontra Lady Marian. É stata la prima volta che ho scritto un pezzo mentre ero davvero felice e non in preda ai soliti tormenti. Onestamente vorrei spiegare con questo brano che la felicità in amore è molto più cool della malinconia».
Hai già fatto un mini-tour a giugno, hai presentato il tuo disco in anteprima a Taranto durante Medimex 2023, poi un concerto di lancio all’Officina degli Esordi a Bari. Se questo è solo l’inizio, cos’altro dobbiamo aspettarci da Meschino?
«Sicuramente tanti concerti e, spero presto, nuova musica perché non basta mai!».