Lo abbiamo visto raccogliere fiori con la scopa sul palco dell’Ariston, e poi attraversare l’Italia con il tour nei palasport di tutto il Paese. Gianni Morandi adesso scalda voce e motori in vista dell’estate per il suo tour “Go Gianni Go!”, un titolo che già in sé ha musica e ritmo e, cifra inconfondibile dell’artista, allegria ed energia. Lo si intuisce anche dal titolo del suo ultimo album, con quel punto esclamativo che sa di entusiasmo: “Evviva!”. Una grande attenzione al lavoro dei colleghi, da Jovanotti a Sangiovanni, dove sono nate collaborazioni con le quali dice di divertirsi da matti; e un interesse inestinguibile nei confronti della musica che si porta dietro da sempre e che gli consente di reinventarsi e di continuare a riempire palasport e teatri, con un pubblico che torna a trovarlo e che si rinnova e cresce insieme a lui. Dai social all’amore, passando per mamme che mandano e «rimandano» dal lattaio, Morandi ci racconta cosa accadrà anche a Matera, nella Cava del Sole “David Sassoli”, dove sarà il 25 luglio per un appuntamento imperdibile nell’ambito del festival Sonic Park nella sua edizione nella città dei Sassi (la seconda quest’anno), sorella della kermesse a Stupinigi, alle porte di Torino.
Il suo tour “Go Gianni Go!” tocca anche la città di Matera, nella suggestiva cornice della Cava del Sole. Cosa dobbiamo aspettarci da questo concerto?
«Da questo concerto dovrete aspettarvi tanta energia e voglia di stare insieme! Non vedo l’ora di salire sul palco, sono davvero felice di tornare a Matera. Sarò accompagnato da una favolosa band di tredici elementi, stiamo preparando proprio in questi giorni la scaletta e oltre ad alcuni nuovi brani del mio ultimo album “Evviva”, non mancheranno i miei pezzi storici come “Fatti mandare dalla mamma” e “C’era un ragazzo”. Spero davvero di far trascorrere al mio pubblico una bella serata in allegria!»
“Evviva!” è una sferzata di allegria, anche se arriva da alcuni degli anni più complessi per il nostro Paese. Come è nato e che album è?
«Credo che la musica debba essere una valvola di sfogo che possa aiutare le persone a vivere momenti di spensieratezza e di leggerezza. Dopo “D’Amore e d’autore”, uscito sei anni fa, avevo voglia di nuova musica e la collaborazione con Lorenzo Jovanotti dell’ultimo periodo mi ha convinto che fosse il momento giusto. Cinque pezzi dell’album sono infatti firmati da lui.
È nato così: dall’amicizia e dalla forza di tornare a sorridere ancora più di prima dopo un periodo difficile».
Dopo la partecipazione a Sanremo e il tour nei palasport, è stato un anno intenso. Anche il nome del suo tour parla di energia e suona come un’esortazione a non fermarsi. Da dove arriva questa forza?
«Sono sempre stato una persona abbastanza attiva, non mi piace poltrire o stare con le mani in mano. Amo moltissimo il mio lavoro e dopo 60 anni di carriera avere la fortuna di potermi ancora esibire davanti ad un pubblico che mi dimostra così tanto affetto penso sia un enorme privilegio che mi dà la carica per non fermarmi».
A proposito di Sanremo, ci sono progetti per l’edizione del prossimo anno? Nuovamente come co-conduttore o, magari, come concorrente?
«L’esperienza di quest’anno come co-conduttore di Sanremo è stata davvero molto bella e stimolante. Inoltre aver avuto l’occasione di affiancare Amadeus, grandissimo professionista ed amico, mi ha permesso di vivere quelle serate con grande serenità. Per il momento però voglio concentrare tutte le mie energie sulla partenza di questo nuovo tour, poi vedremo quali occasioni o nuovi progetti si presenteranno!»
L’estate è la stagione dei tormentoni. La sua “Fatti mandare dalla mamma” lo è da anni e dà l’impressione di non invecchiare mai. Che effetto le fa sentirla cantare da generazioni diverse?
«Quando è uscita “Fatti mandare dalla mamma” nel 1963 non avrei mai pensato che questo brano mi accompagnasse per così tanti anni. A dir la verità c’è stato anche un momento della mia carriera in cui ho pensato che non avesse più senso che la cantassi, alla mia età, ma mi sono accorto che il pubblico si divertiva e mi faceva piacere vederli sorridere. Recentemente ne ho anche pubblicato una versione 2.0 insieme a Sangiovanni ribattezzata per l’occasione “Fatti RImandare dalla mamma”, ci siamo divertiti tantissimo a cantarla insieme ed è stato stimolante lavorare con un artista così giovane e talentuoso».
A proposito di tormentoni, c’è una canzone contemporanea che non riesce a fare a meno di canticchiare quando è sovrappensiero?
«Non ho in mente soltanto una canzone, ce ne sono molte in questo periodo che mi piacciono. Ci sono tantissimi artisti giovani che mi piace ascoltare e che fanno musica interessante. Sono molto curioso rispetto alle novità, poi mio figlio Pietro è un rapper (Tredici Pietro), e questo mi invoglia ancora di più ad ascoltare tutto quello che c’è di nuovo nel panorama musicale italiano».
Da Marco Mengoni a Fulminacci, Levante, Dimartino e molti altri, la cura delle parole e dei testi ha ricominciato a caratterizzare la musica italiana, eppure c’è chi dice che le canzoni di oggi “durano dieci minuti”. A dirlo, spesso, è quel pubblico che la segue dalla prima ora. Cosa ne pensa?
«Il bello della musica credo sia proprio che chiunque abbia la possibilità di identificarsi con un genere musicale piuttosto che un altro. Quando ho iniziato io, sicuramente la scelta musicale (soprattutto in Italia) era inferiore rispetto ad oggi. Poi come spesso accade ci sono progetti più interessanti e di successo rispetto ad altri ma quello che posso vedere è che in generale la qualità delle proposte degli artisti di oggi, anche giovani, è davvero molto alta».
I social hanno avuto un ruolo non da poco anche sul palco dell’ultimo Sanremo, le dirette instagram con Amadeus e Chiara Ferragni hanno divertito molto il pubblico. Ma lei sui social c’è già da tempo e il suo account facebook è seguitissimo e gestito con affetto e cordialità. Che rapporto ha con i social? Ed è vero che risponde lei in prima persona ai commenti dei suoi fan?
«Si si confermo, sono io che rispondo in prima persona ai miei fan sui miei profili di Facebook e Instagram! I social mi piacciono, li uso per lavoro ma mi diverte anche molto condividere momenti della mia vita quotidiana, far vedere ciò che faccio e come passo le mie giornate (ad es. curando il giardino o giocando con il nostro nuovo gattino che si chiama Lucio)».
La chiusa “Foto di Anna” è ormai un marchio di fabbrica. Amore e creatività, come si fa a conciliarli?
«Amore e creatività sono due aspetti fondamentali della mia vita. Anna è la mia fonte di ispirazione quotidiana e sicuramente devo a lei parte della mia energia e della mia forza».
Gianni del futuro. Come se lo immagina?
«Mi immagino, e mi auguro, un futuro sereno, così come ho vissuto questi anni. Spero di continuare a fare il mio lavoro e quello che amo, cantare le mie canzoni con il mio pubblico e passare quanto più tempo possibile con la mia famiglia».