TORINO (ITALPRESS) – “La nostra società perde potenziale non avendo una regolazione per la neutralità tecnologica. Si perdono creatività e di potere scientifico nell’imporre una sola tecnologia”. E’ uno dei molti pensieri espressi da Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, nei suoi vari interventi al Freedom of Mobility Forum a cui si è collegato dal Portogallo. Al centro del dibattito, promosso da Stellantis ovviamente la transizione verso la mobilità elettrica e “l’approccio dogmatico e non pragmatico”, spiega Tavares, che in Europa porterà nel 2035 al divieto di vendere e produrre automobili con il motore termico, benzina o diesel che sia. “Stellantis sarà pronta” conferma il manager lusitano, che evidenzia come a livello globale, l’elettrificazione non risolverà tutti i problemi. “Dobbiamo pensare a quali sono le necessità Paese per Paese e alle soluzioni che possiamo implementare” sottolinea ancora, passando per “soluzioni che non siano utopiche”.
“Il 40% della popolazione non vive in aree urbane e le aree rurali hanno bisogno di avere diversi modi di mobilità” spiega, ribandendo quanto sostenuto da tempo: “L’umanità non rinuncerà alla mobilità individuale”. Una visione che va a braccetto con la necessità di “risolvere il problema energetico, che è alla base della mobilità pulita per il futuro. Bisogna avere energia pulita, altrimenti non ci saranno i benefici attesi” conclude. Al forum partecipano anche Temilade Salami dell’Unesco SDG4Youth Network, Yamina Saheb autrice di “The Intergovernmental Panel on Climate Change”, Benjamin Welle del WRI Ross Center for Sustainable Cities, Màns Nilsson dello Stockholm Environment Institute e Devesh Shah ceo del Grassroot Trading Network for Women.
foto: ufficio stampa Stellantis
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