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Stellantis, sui veicoli commerciali una transizione da leader

Decine di migliaia di allestimenti e oltre 500 versioni. Questo è l’universo che compone la gamma dei veicoli commerciali dei quattro brand del gruppo Stellantis. Fiat Professional e poi Opel con Peugeot e Citroen, rappresentano un patrimonio da difendere, come ha spiegato a più riprese anche Carlos Tavares. Per ottimizzarne la performance, nel gruppo nato…

Decine di migliaia di allestimenti e oltre 500 versioni. Questo è l’universo che compone la gamma dei veicoli commerciali dei quattro brand del gruppo Stellantis. Fiat Professional e poi Opel con Peugeot e Citroen, rappresentano un patrimonio da difendere, come ha spiegato a più riprese anche Carlos Tavares. Per ottimizzarne la performance, nel gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa è stata ideata una business unit trasversale tra i brand a livello Enlarged Europe e a scendere in ogni Paese. Discorso diverso per le reti commerciali, che resteranno autonome. L’Italia la gestione spetta a Gianluca Zampese, che intanto si gode le novità di prodotto. “Da questo mese tutti e quattro i nostri brand offrono per l’intera gamma l’alternativa tra motorizzazioni termiche ed elettriche. Noi lavoriamo per coordinare le attività commerciali dei 4 marchi, che manterranno la loro identità, abbiamo le idee molto chiare” spiega il manager. L’obiettivo è sviluppare ai massimi livelli le sinergie, che tra Fca e Psa era già molto forti in virtù della partnership trentennale sui veicoli commerciali, con due stabilimenti in Val di Sangro e a Valenciennes. C’è poi Opel, acquisita da Psa nel 2017, che per prima ha sviluppato un veicolo commerciale leggero ad idrogeno, la prossima grande rivoluzione che dovrebbe partire dai mezzi pesanti per arrivare agli Lcv. “Oggi Stellantis è già il numero uno dei veicoli commerciali in Europa e il secondo tra Africa e Medio Oriente. A livello globale nel 2021 abbiamo superato quota 1,8 milioni di veicoli, su 6,6 milioni di veicoli venduti nel mondo” spiega Zampese, parlando con Italpress a margine di un evento alla pista prova di Balocco in Piemonte. Il 2022 sta confermando queste ottime performance, con una quota del 50,4% nel primo trimestre in Italia, composta al 43% da veicoli a basse emissioni. Un vero boom. Per il futuro il piano è ancora più ambizioso: nel 2035 ci aspetta infatti che oltre il 95% delle vendite sia di versioni con motore elettrico. Quindi elettrificazione, ma anche idrogeno e una gamma sempre in evoluzione: dai van compatti a quelli di taglia larga, i brand Stellantis sono presenti con più opzioni. La gamma è infatti sconfinata. Solo tra gli elettrici Citroèn conta già è-Berlingo Van, è-Jumpy, anche a idrogeno, e il nuovo è-Jumper. Fiat Professional punta sul E-Doblò Van, il terzo van 100% elettrico del brand, dopo E-Ducato ed E-Scudo. I commerciali Opel comprendono Combo Cargo, Vivaro e Movano. Infine, Peugeot che punta su e-Partner, e-Expert ed e-Boxer. “Vogliamo creare e guidare questo mercato” spiega Zampese. La strategia prevede una grande attenzione al cliente, e alle sue esigenze di business con autonomia dei mezzi elettrici compresa tra 275 e 371 chilometri, e capacità di ricarica dell’80% della batteria in soli 30 minuti con i fast charger da 100kW. Resta il delta di prezzo rispetto ai mezzi diesel, che varia da 5.000 a 7.600 euro a seconda di modelli e allestimenti. Gli incentivi appena varati, erodono questa differenza in modo significativo. “Gestire e non subire la transizione energetica è il nostro obiettivo” spiega ancora Zampese, così da facilitare il lavoro delle aziende di qualsiasi taglia. (ITALPRESS).

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