TORINO (ITALPRESS) – Le Alpi Apuane, in Toscana, custodiscono uno dei marmi più pregiati: con il marmo di Carrara sono state completate numerose opere in tutto il mondo. Che si tratti di architettura oppure scultura, non ci sono dubbi sull’identità delle rocce che si trovano solo da queste parti. Mentre ci si avvicina a Carrara, la montagna a ridosso della cittadina toscana mostra il candore bianco delle cave di estrazione, da cui attingere la pregiata roccia calcarea. La sua capacità di riflettere la luce in differenti modi giustifica l’origine greca del nome: màrmaros significa ‘pietra splendentè e la colorazione bianca è associata ad un originale concetto di purezza. Non è un caso, se il Pantheon di Roma e il Partenone di Atene siano completamente in marmo bianco. A Carrara, il marmo si distingue anche per la presenza di leggere venature grigie oppure nere, diventando la scelta preferita di artisti che hanno lasciato il segno nella storia, come dimostra il grande Michelangelo.
In architettura il marmo viene usato per la realizzazione di pavimenti, rivestimenti oppure scale, per valorizzare la bellezza di qualsiasi ambiente. Oggi a Carrara il marmo si estrae solo in precise aree, che ne determinano anche pregio e valore. Questo marmo italiano è senza dubbio simbolo di stile in tutto il mondo, dove è diventato parte integrante dell’interior design, oltre che nella scultura.
Il taglio dei grandi blocchi di marmo grezzo, rimanda al concetto di precisione tanto caro ad Opel, che ha voluto sviluppare il design di Opel Mokka partendo dall’originale rappresentazione di audacia e purezza. Lo dimostra ad esempio il nome del modello che si espande con orgoglio al centro del portellone posteriore, utilizzando un carattere tecnico cesellato con precisione. Gli sbalzi ridotti avvolgono la silhouette visivamente allungata di Opel Mokka, conferendo proporzioni perfette. La compattezza è inoltre supportata dalla potenza con cui si esprimono i cerchi da 18 pollici, in sintonia con una accattivante versatilità nell’uso quotidiano. Il marchio Opel che campeggia sul frontale porta in evidenza anche l’Opel Vizor: si estende su tutta la parte anteriore di Opel Mokka, incorniciando in orizzontale i tecnologici fari a matrice IntelliLux Led di ultima generazione la caratteristica firma alare delle luci di marcia diurna a Led.
Nell’ampio abitacolo di Opel Mokka, troviamo il proseguimento di questo innovativo approccio creativo che sfocia nel Pure Panel. Due schermi digitali di dimensioni fino a 10 e 12 pollici accolgono i passeggeri, con il display centrale volutamente inclinato verso il guidatore. Gli schermi tengono fede al concetto di purezza, fornendo le informazioni più importanti per il conducente, e limitando ogni stimolo visivo inutile. Anche il design della console centrale è indirizzato ad un elegante minimalismo: nessun elemento sporgente disturba la purezza del design, grazie al freno di stazionamento elettrico ed al selettore del cambio automatico. Perfino le prese d’aria sono spinte in secondo piano, per migliorare l’esperienza di benessere. Non sappiamo come Michelangelo, dopo aver scolpito il David e la Pietà partendo da blocchi di pregiato marmo di Carrara, interpreterebbe oggi un veicolo dalla spiccata contemporaneità. Ci piace pensare che nel design di Opel Mokka, e la sua audace purezza, ci siano elementi che anche il Maestro avrebbe apprezzato.
foto: ufficio stampa Stellantis
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