Successo per “Fai bella l’Italia” a Policoro, ma Cisl avverte: «È necessario cooperare»

Prendersi cura del territorio con consapevolezza e senso di responsabilità, per essere parte attiva del futuro del luogo in cui si vive: si potrebbero sintetizzare così l’obiettivo e il senso dell’iniziativa del 1 giugno “Fai bella l’Italia”, organizzata da Fai Cisl Basilicata e che ha visto anche la partecipazione degli alunni della scuola “Don Milani” di Policoro e dei volontari. Una giornata trascorsa nella riserva orientata di Bosco Pantano, per mettere a dimora piante autoctone autoctone di quercia, ornello e frassino ossifillo. Presente anche il sindaco della cittadina jonica Enrico Bianco.
In un luogo unico nel suo genere e, come tutta la costa jonica lucana, ad altissimo rischio idrogeologico. Rischio che la forestazione può arginare, quando non scongiurare: «Le politiche per prevenire il dissesto idrogeologico sono fondamentali per mitigare i rischi legati agli eventi naturali e garantire la sicurezza delle persone e delle infrastrutture», è il commento di Vincenzo Cavallo, segretario generale Cisl Basilicata. Fondamentali prevenzione, monitoraggio e gestione del territorio, temi centrali anche per la segretaria nazionale e reggente regionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro e per il sub-reggente Lorenzo Roesel: «In tal senso, iniziative come questa di Policoro sono l’occasione per socializzare buoni comportamenti e generare dal basso nuove pratiche sociali improntate alla sostenibilità ambientale e al rispetto del prossimo nella cornice di un nuovo paradigma nel rapporto tra natura ed economia». Comune è l’idea che «nel contesto della prevenzione del dissesto idrogeologico, il cambiamento climatico rappresenti un fattore determinante». Investimenti nella prevenzione, nella pianificazione sostenibile e nel monitoraggio costante del territorio sono per la Cisl «l’unica via possibile per ridurre i rischi e mitigare gli effetti negativi degli eventi idrogeologici, contribuendo a creare un ambiente più resiliente e sicuro per tutti».

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