Una domenica che doveva rappresentare una giornata di sport e di festa, ma che invece è diventata una tragedia con scontri tra tifosi prima dell’inizio della partita di calcio del campionato di serie D, girone H, tra Altamura e Matera. Sono le 14.30 circa di domenica 2 aprile, oltre 550 materani sono pronti ad incitare i propri colori in un match che si preannuncia entusiasmante con due squadre determinate e grintose che intendono regalare una preziosa vittoria ai propri sostenitori. Una sana “lotta” sportiva che viene oscurata da una violenza inaccettabile. Si, perché di sport non possiamo più parlare. Fuori dallo stadio della realtà pugliese si affrontano i supporters delle due squadre che fanno esplodere petardi e lanciano pietre. A raccontare quanto accaduto in esclusiva a “L’Edicola del Sud” è il tifoso Francesco Rondinone, ancora triste e rammaricato dalle ore precedenti: «Volevo trascorrere una domenica diversa, di gioia e divertimento con i miei amici. Eravamo insieme per tifare il nostro Matera, ma poi è stata una delle giornate più brutte della mia vita», esordisce il materano che poi aggiunge: «Come siamo arrivati, subito dopo aver parcheggiato la macchina, un gruppo di quasi trenta altamurani hanno cominciato a tirarci di tutto: pietre, bottiglie di vetro, petardi. Sono stati momenti di grande paura e tensione. C’erano bambini, signore e anche qualche anziano. Arrivavano dei sassi, nessuno a proteggerci. Macchine distrutte, amici feriti. Una situazione che non dimenticherò facilmente. La partita è passata in secondo piano, siamo ancora tutti scossi». Anche in campo la situazione non è delle migliori. Due colleghi materani (Biagio Mazzoccoli e Tommaso Taccardi) del seguito blog “L’Angolo Biancoazzurro” sono protagonisti di un altro spiacevole avvenimento: «Noi entriamo in anticipo per effettuare il solito collegamento prepartita da bordocampo – raccontano – con il presidente Antonio Petraglia in procinto di intervistarlo, quando all’improvviso veniamo richiamati da uno steward e subito dopo aggrediti verbalmente da tre personaggi dall’aspetto e dai modi non propriamente oxfordiani, non identificabili ma chiaramente riconducibili alla società dell’Altamura: “Ve ne dovete andare!”. Ne nasce un’accesa discussione tra noi che pretendiamo di svolgere il nostro lavoro e loro che vogliono impedirci di farlo e che via via diventano di più, circa una decina, e si fanno sempre più aggressivi fino a metterci le mani addosso. Senza farci intimorire teniamo testa e per tutta risposta, dalle mani si passa ai piedi. Autore di questo nobile gesto il presidente onorario dell’ASD Team Altamura, il “signor” Filippo Direnzo, che sin dall’inizio era apparso il più agitato. E non si capiva perchè. Del resto – concludono – all’andata la dirigenza altamurana era stata trattata con assoluta cordialità da quella materana. Così come avevano potuto assistere alla partita in assoluta tranquillità i circa 300 tifosi altamurani, giunti a Matera alla disperata ricerca di visibilità con cori e striscioni banalissimi con cui si illudevano di provocare la tifoseria biancoazzurra, che invece gli aveva riservato quello che meritavano: assoluta indifferenza».
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Di Redazione16 Novembre 2024