Non si è fatta attendere la contro replica del sindaco di Matera, Domenico Bennardi sul tema della sanità, dopo la forte presa di posizione del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi attraverso l’intervista in esclusiva a “L’Edicola del Sud”. «Sono lieto di questi buoni propositi da parte del presidente Vito Bardi – ha esordito il primo cittadino materano -. Sono lieto che la Regione stia lavorando e che venga incoraggiata anche mediante le manifestazioni e le conferenze dei sindaci, incentrate sulla questione. Da tempo stiamo sollecitando sulle liste di attesa e devo ammettere che gli assessori regionali hanno ben recepito l’urgenza, ma attendiamo ancora che si possa giungere presto a delle azioni più concrete possibili».
Dunque fiducia da parte del sindaco sull’operato della Regione, ma con una deadline: «Da quello che so, dovrebbero essere recuperati 6 mila liste di attese fino a dicembre. Attendiamo questa data come data limite per fare il punto e capire come intervenire a tutela della nostra comunità. In ogni caso, sono contento dell’impegno preso da Bardi. Non voglio creare polemiche con il governatore, ma come sindaci abbiamo esclusivamente l’obiettivo di rafforzare la sanità per i nostri cittadini».
Sulla collaborazione tra pubblico-privato, Bennardi rimarca il suo pensiero: «Continuo a sostenere che la sinergia pubblico-privata sia una buona possibilità nel breve termine, ma resta il problema delle due delibere, come sa il presidente, che hanno rivisto i tetti di spesa e creato perplessità sul piano economico-finanziario per quanto concerne le strutture convenzionate. Non tornerebbero i conti per le 40mila prenotazione a livello regionale, quindi occorre continuare anche con i tavoli di confronto», ha specificato.
A detta di Bennardi, ora è necessario un cambio di passo su liste di attesa e potenziamento: «Visto il momento di grande delicatezza post pandemia, sostengo che si possano superare questi aspetti formali burocratici e, con maggiore elasticità, dare impulso alle strutture convenzionate. Nel medio lungo temine, invece, urge potenziare al massimo tutti gli ospedali pubblici e le future case di comunità», ha concluso l’esponente del M5s.
