Sanità, che fine ha fatto il progetto della Radioterapia a Matera?

Nuove polemiche a Matera sui disservizi della sanità, in particolare sul caso della radioterapia nell’ospedale “Madonna delle Grazie”. Nelle scorse ore, il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Gianni Perrino ha dichiarato come la Regione Basilicata non sia esente da problematiche relative alla malagestione sanitaria, come dimostrato «giorno dopo giorno con le vertenze che affliggono i vari ambiti della sanità». Il pentastellato ha fatto notare che a pagare sono sempre e solo i cittadini e gli operatori del settore, mentre «la Regione si giustifica miseramente, affermando che sono emergenze che riguardano l’intero territorio nazionale».

Perrino parla di aspetti sui quali emerge un vero e proprio cortocircuito a livello di management, con le solite lungaggini burocratiche incomprensibili ai più. «A luglio erano stati richiesti aggiornamenti rispetto a questo progetto dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Una prima risposta è giunta a settembre e, tra le altre cose, si parlava di una possibile variazione migliorativa del progetto, ragione per cui si stavano verificando ritardi nell’assegnazione dei suoli per la realizzazione di quanto previsto», ha continuato il consigliere di opposizione che poi ha sottolineato come, a dicembre, non ci sia nessuna novità in merito, ragione per cui, «nelle scorse settimane sono stati richiesti ulteriori aggiornamenti con una nuova interrogazione. È stata altresì informata in maniera informale la dottoressa Pulvirenti del fatto che lo stesso management del Miulli annoverava, tra quelle che erano le prestazioni maggiormente richieste dai lucani proprio le sedute di radioterapia. La finalizzazione del progetto, potrebbe ridurre significativamente la mobilità sanitaria passiva per la nostra regione, con vantaggi sia per i tanti pazienti fragili che ne fanno ricorso che per le casse del disastrato sistema sanitario regionale», ha specificato ancora Perrino.

Per il consigliere le soluzioni per rilanciare la sanità lucana ci sono ma non si comprende per quale motivo non si vogliano affrontare: «Basta girare intorno ai problemi: o fate il vostro lavoro fino in fondo, oppure siete caldamente invitati a fare le valigie e lasciare il posto a chi vuole davvero che la sanità in Basilicata funzioni come si deve», ha poi concluso.

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