Montescaglioso, Coldiretti dice no all’aumento dei canoni di affitto dei terreni

Si alzano i canoni di fitto dei terreni agricoli comunali di Montescaglioso, e non di poco: la Coldiretti di Matera definisce infatti «aumento esponenziale» quello arrivato «da un giorno all’altro» e con un’azione sindacale in corso. Un’azione che arriva a scombinare ulteriormente una fase delicata dell’economia agricola e che per Pietro Greco, direttore provinciale Coldiretti, genera «ulteriore confusione e sgomento negli imprenditori interessati già stressati dalle tante preoccupazioni generate, in questi anni, dall’aumento vertiginoso dei costi di produzione e dalla bassa redditività». Per Greco l’operazione rientrerebbe nel quadro di una strategia atta a scoraggiare le conduzioni in affitto «preferite dalla maggioranza assoluta degli imprenditori agricoli i cui contratti, nel frattempo, sono stati fatti irresponsabilmente scadere dal Comune».

Per Coldiretti, l’interesse dell’amministrazione comunale è dunque quella di far sì che i terreni vengano acquistati: «Al mero fine di ricavare le risorse utili e necessarie da destinare alla estinzione dei debiti inseriti nella massa passiva del dissesto finanziario», prosegue Greco. La vicenda dei terreni di Montescaglioso ha origini lontane e che, ricorda Coldiretti, con gli adeguamenti unilaterali dei canoni d’affitto a partire dall’annata agraria 2017-2018 si è fatta ulteriormente complicata: «Anche in questo caso senza alcun preventivo confronto con le organizzazioni agricole e, comunque, sulla base di criteri non meglio definiti che si volevano e/o sono stati fatti successivamente valere, opinabilmente, anche per i rapporti in essere e, quindi, in violazione delle pattuizioni contrattuali all’epoca vigenti», evidenzia il direttore provinciale. Una vicenda che preoccupa seriamente centinaia di agricoltori che l’associazione assiste e guida, offrendosi come canale di intermediazione con l’amministrazione comunale e con l’Organismo straordinario di liquidazione con l’obiettivo «pienamente legittimo da un punto di vista sindacale» di richiamare il rispetto delle condizioni previste dai contratti allora in essere anche cercando di fare luce sulle future scelte amministrative.

«Canale di intermediazione che, spiace dire, è stato mantenuto aperto dall’Amministrazione solo in alcune occasioni – aggiunge Greco – mentre su altre è stato inspiegabilmente interrotto se non addirittura dribblato con repentini cambi dei soggetti interlocutori, allorquando si trattava di affrontare proprio la questione relativa della rideterminazione dei canoni in considerazione del regime dei miglioramenti fondiari così come segnalato dalla confederazione materana con nota del 6 febbraio anch’essa priva di riscontro da parte del Comune». E per quanto riguarda sulla possibilità di usare i proventi di vendita e affitti per ripianare il disavanzo dell’amministrazione e l’estinzione definitiva dei debiti, Coldiretti ritiene necessario anche il parere del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata.

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