Le delegazioni di Palestina, Libano e Giordania non parteciperanno alla 33esima edizione del torneo internazionale “Minibasket in Piazza”, in programma la prossima settimana a Matera e in altre città della Puglia e della Basilicata. La rinuncia è stata comunicata dagli organizzatori «con amarezza, delusione e commozione», a causa della grave situazione in Medio Oriente.
Nonostante l’assenza fisica delle squadre, le bandiere delle tre Nazioni sfileranno comunque in testa al corteo, insieme a quelle della Pace, durante la cerimonia di inaugurazione di lunedì pomeriggio. La sfilata partirà alle 16:00 dallo stadio “Franco Salerno” di Matera e arriverà intorno alle 18:00 al Parco Giovanni Paolo II per la presentazione delle squadre.
«Il MiniBasket in Piazza, che porta con sé valori di cittadinanza attiva, accoglienza, condivisione e passione – si legge nel comunicato degli organizzatori – dovrà rinunciare, per motivi non legati alla volontà di organizzatori, atleti o dirigenti, ad ospitare le delegazioni». Le forme di trasporto da e per le Nazioni coinvolte sono state bloccate, e anche le Ambasciate e i Consolati hanno comunicato l’impossibilità per le rispettive delegazioni di ritirare i visti già pronti per la partenza.
Lo «sconcerto è tanto» per gli organizzatori, che sottolineano come «ancora una volta, come in ognuna di queste occasioni e ogni volta che scoppia una guerra o un attacco bellico, a rimetterci sono i più deboli e più fragili, a rimetterci sono i bambini». Volti «pieni di gioia e pronti ad affrontare il loro primo viaggio intercontinentale per andare ad affrontare un’esperienza, lunga una settimana, e ricca di attese, sentimenti, emozionali forti e grande voglia di confrontarsi e mettersi in gioco» vedranno invece svanire il loro sogno.
La «brutalità delle decisioni politiche» lascerà un vuoto nell’edizione numero 33 del “MiniBasket in Piazza”, che oggi «ancora in maniera più convinta e determinata, urla il suo ripudio per tutte le guerre e le brutalità esistenti nel mondo intero, nella speranza che tutto questo astio presente nel mondo si plachi presto e possa restituire a ogni bambino la libertà di giocare, di divertirsi e vivere una vita spensierata e degna della propria età».