Mensa scolastica, consigliere Braia (Iv): «Bloccare immediatamente gli aumenti delle tariffe»

Servizio mensa scolastica sospeso senza alcun preavviso, poi ripartenza (in forse) prevista per il 18 gennaio, ma a nuove condizioni che colgono a dir poco inaspettate le famiglie: quella che è stata circoscritta dall’amministrazione comunale con la dicitura “adeguamenti Istat”, per le famiglie in termini pratici si traduce in un aut aut: a fronte dei prezzi raddoppiati, e in certi casi perfino triplicati, far partecipare o meno i propri figli alla mensa scolastica?

Sulla questione si è espresso anche Luca Braia, consigliere regionale di Italia Viva, che ha sottolineato come «non sarà una buona domenica e un buon inizio di settimana per migliaia di famiglie materane che dovranno pagare di più per poter usufruire (non si sa ancora quando) della mensa del tempo pieno e prolungato dei propri figli/e. La programmazione è tutto in una amministrazione. Non sono populista e non parlerò delle troppe risorse spese a Capodanno, evento per molti versi forse inutile – prosegue Braia -. Non si può giustificare l’aumento delle tariffe alle famiglie rispetto al bando precedente e, se vogliamo, in corso dal momento che il servizio mensa è ripartito con la coda del vecchio bando con la riapertura delle scuole dell’infanzia, primarie e di primo grado, solo dicendo che l’utenza scolastica che ne usufruirà è aumentata da 1300 a 1900. Questo significa prendere in giro i materani che, piuttosto, insieme al grande lavoro di questi anni dei dirigenti scolastici, optano per un tempo prolungato e pieno e hanno fatto delle scelte scolastiche ed educative ben precise». Questioni che stanno generando movimenti di protesta nelle famiglie materane, che nei giorni scorsi hanno organizzato una manifestazione dinanzi al Municipio.
«L’amministrazione Bennardi dimostra di non aver programmato nulla in sede di previsione di bilancio approvato da poco. Eppure i dati della popolazione scolastica li hanno da tempo. È stata fatta a mio avviso una scelta politica ben precisa che va contro ciò che le famiglie e la scuola materana vogliono e ora, con le famiglie sul piede di guerra, se ne devono prendere tutta la responsabilità. Occorre rivedere immediatamente la decisione e bloccare gli aumenti in attesa di soluzioni differenti». La notizia dell’aumento del costo del pasto per la mensa scolastica è stata appresa dai genitori attraverso i canali utilizzati per il pagamento della stessa, sui quali hanno ritrovato, al termine della pausa natalizia, tariffe più alte. La delibera con la quale gli aumenti sono stati approvati dall’amministrazione comunale risale, tuttavia, al 15 novembre 2022. La mancanza di comunicazioni tempestive, che avrebbero consentito alle famiglie maggiore consapevolezza e organizzazione, è tra le ragioni delle proteste in corso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version