Mensa, i genitori materani: «Amministrazione si preoccupa solo di difendere il palazzo e non ci spiega l’operato»

Erano in tanti giovedì pomeriggio, nell’ingresso del piazzale del Comune di Matera, i genitori materani che hanno voluto protestare per la sospensione del servizio mensa che, a detta dell’amministrazione comunale, dovrebbe ripartire il 18 gennaio.

«Spiace dire che i grandi assenti siano stati i dirigenti scolastici, i quali avrebbero invece potuto unirsi alla nostra battaglia per il diritto allo studio degli studenti che hanno scelto il tempo pieno», hanno dichiarato i genitori che, con il sit-in, hanno chiesto di ricevere spiegazioni dal sindaco Bennardi sulla interruzione del servizio, mentre i “piccoli” scrivevano e disegnavano sui loro striscioni.

«Qualcuno dai piani alti è sceso per comunicarci che il sindaco ci aspettava per un incontro. Siamo saliti e, con grande sorpresa, nella sala “Mandela” non abbiamo trovato né il sindaco né la dirigente dell’Ufficio Scuola, Giulia Mancino. Ad accoglierci gli assessori Ferrara e Piscopiello e il presidente del Consiglio Materdomini», hanno specificato i genitori che hanno evidenziato come il sindaco non sia riuscito a fare spazio nella sua agenda per incontrare una delegazione di famiglie che, da una settimana, stanno vivendo un forte disagio e in termini di diritto allo studio e di gestione familiare, quindi economica».

Abbiamo chiesto agli assessori una data per il riavvio del servizio mensa. Con piglio sicuro hanno detto “il 18”. Tutte e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Quando però abbiamo chiesto di darci spiegazioni sull’interruzione improvvisa del servizio, il dialogo si è fatto più macchinoso, fumoso. Solo dopo un’estenuante botta e risposta su quello che fino ad allora il sindaco aveva blaterato sul vecchio gestore prima e sindacati dopo, l’assessore Ferrara si è sbottonato “Stiamo facendo degli accertamenti interni tra gli uffici del Comune per appurare di chi sono le responsabilità”», hanno aggiunto.

Con l’occasione è stato anche chiesto agli assessori di ricevere chiarimenti sugli aumenti delle tariffe per il singolo pasto del servizio mensa. «Adeguamento ISTAT ha risposto l’assessora Piscopiello. Tutti i presenti spiazzati. Anche perché – hanno continuato – proprio lo scorso settembre quando si discuteva dell’estensione del calendario della mensa all’intero anno scolastico, il sindaco disse che per garantire la mensa tutto l’anno avrebbero dovuto aumentare il costo del pasto ma loro, in tempi tanto difficili economicamente per le famiglie, non l’avevano ritenuto opportuno. Salvo poi farlo alla chetichella lo scorso novembre. A bocce ferme, e senza nessun appuntamento elettorale in vista nel breve e medio termine, hanno approvato l’aumento del costo del pasto per il servizio mensa. Senza dare alcuna comunicazione, nonostante questa amministrazione sia nota per il suo approccio social i suoi selfie».

Da qui la posizione di critica dei genitori: «A noi viene il dubbio che la linea del non-aumento sbandierata lo scorso settembre, sia stata dettata solo da opportunismo politico in vista dalle imminenti elezioni politiche. Insomma politicamente non si potevano permettere di incassare un discontento trasversale nel loro bacino elettorale».

Sul bilancio di questo incontro, i genitori hanno parlato di una vittoria a mezz’asta. «Noi eravamo lì a porre le nostre domande con tutta la rabbia di chi non intende lasciar correre sui propri diritti. Gli amministratori erano lì con le loro risposte più mirate a difendere il loro palazzo che a rendere conto del loro operato».

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