Matera, Volt e consigliera Scarciolla: «Amministrazione Bennardi, anomalo condominio da sinistra alla Lega»

Attualmente il coordinamento di Volt Matera e la consigliera comunale Cinzia Scarciolla vivono una situazione politica completamente differente rispetto alla campagna elettorale del 2020. Dopo aver sostenuto l’idea di cambiamento proposta dal “progetto” Bennardi, si ritrovano ora dalla parte dell’opposizione, delusi e traditi da quella promessa a cui non sono mai seguiti i fatti, così come hanno specificato i diretti interessati nei mesi scorsi.

«Matera avrebbe dovuto essere il laboratorio di una nuova politica: il cambiamento all’insegna della serietà, della competenza e della buona amministrazione. Attualmente, invece, la maggioranza che sostiene la Giunta Bennardi è una coalizione tra M5S, Verdi-Psi, il gruppo misto di sinistra e Lega Salvini», hanno dichiarato Volt e Scarciolla, i quali hanno posto l’accento anche sul recente passaggio in maggioranza del consigliere comunale Francesco Lisurici, eletto con la Lega.

Per loro sono sufficienti le sigle per raccontare in che modo «agiscono i boss dell’amministrazione comunale: coloro i quali accusavano le vecchie maggioranze di tradire e truffare gli elettori, appena hanno potuto, hanno mutuato non soltanto i metodi, ma addirittura assessori, consiglieri comunali e vecchi arnesi della politica che agiscono dietro le quinte».

La scelta dell’abbandono della coalizione di maggioranza nasce «a fronte della inaffidabilità del sindaco Bennardi, in realtà ridottosi al ruolo di mero ostaggio di logiche di potere e clientelari che verranno presto portate alla luce». Dunque i consiglieri comunali di Volt e la consigliera comunale Cinzia Scarciolla, esponente di Più Europa hanno scelto di prendere le distanze da una «creatura politica che ha disatteso il mandato ed il programma elettorali, e che si è distinta solo per l’incapacità amministrativa. L’anomalo condominio che accerchia Bennardi determina, inoltre, evidenti conseguenze in merito alle possibilità di un dialogo costruttivo tra forze politiche progressiste: non si può essere filo-leghisti nel palazzo di via Aldo Moro ed europeisti quando si parla con i cittadini», hanno poi concluso.

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