L’arrivo dell’inverno ha reso le criticità del mondo scuola di Matera ancora più evidenti. Primo tra tutti, il problema del riscaldamento degli ambienti scolastici.
Dopo la vicenda della scuola di piazza degli Olmi, dove a causa del malfunzionamento degli impianti gli alunni sono stati trasferiti altrove, sono diversi gli istituti scolastici della città dei Sassi a sperimentare i disagi.
Tra questi, anche la scuola dell’infanzia nel plesso di via Meucci. Per la dirigente del plesso, Isabella Abbatino, le cause di questi problemi sono da ricercare nell’anzianità degli impianti: «Cinque dei sei plessi che dirigo sono nati negli anni ‘80. Gli impianti risalgono a quegli anni e caldaie, tubazioni, bagni, rubinetteria sono vetusti. Le stiamo cambiando man mano, ma va fatto un rinnovo serio e con standard contemporanei. Non si può ragionare all’emergenza».
Il nodo della questione sembra essere in effetti la mancanza di programmazione da parte dell’ufficio tecnico del comune, che si muove invece in ottica emergenziale, con interventi volta per volta e non sempre risolutivi. «I nostri plessi sono privi di certificazione antincendio, e continuamente richiediamo altre certificazioni relative alla sicurezza», continua Abbatino. «Manca uno sguardo a lungo termine, la volontà di farsi carico di problemi che le scuole di Matera si portano dietro ormai da decenni».
La dirigente sottolinea poi come con la giusta programmazione siano molte le iniziative che potrebbero essere portate a termine, soprattutto con un occhio ai bandi che arrivano dall’Unione Europea: «Con i fondi del Pnrr nel corso di quest’estate sono state apportate delle migliorie. Da noi, in 3 plessi su 6 è stato rinnovato il sistema di illuminazione». Nel corso del 2020, inoltre, lavori di efficientamento energetico con la realizzazione del cappotto e la sostituzione degli infissi hanno reso alcuni dei plessi dell’istituto comprensivo Fermi più agevoli e al passo con i tempi. Una questione che dovrebbe sollevare maggiormente anche l’interesse dell’amministrazione comunale, considerando i vantaggi in termini di risparmio economico, dato che le bollette delle scuole, fino alle medie,pesano sulle tasche del comune.
«Le criticità le riscontriamo soprattutto in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria. Anche per la cura del verde. Una scuola, se si vuole vivere all’esterno, dev’essere pulita». L’assenza di programmazione fa della manutenzione ordinaria il grande assente del mondo scuola materano, e a risentirne sono naturalmente la sicurezza e l’agilità degli ambienti.
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Di Giovanni Brunelli9 Novembre 2024