Matera, l’architetto Acito: «Sui grandi progetti manca il confronto pubblico»

«Sul progetto del Parco del Camposportivo di Matera e su piazza della Visitazione occorre un confronto pubblico, che finora non c’è stato». Questa è la posizione dell’architetto materano Tonio Acito, progettista di lungo corso e profondo conoscitore della storia e dell’urbanistica della città dei Sassi. Acito ha manifestato le sue perplessità al gruppo “Architetti Innovativi” sulle modalità di procedure dell’Amministrazione comunale in merito al confronto con professionisti e cittadini sui grandi progetti che interessano il territorio.

«Non si può presentare un progetto preliminare di grande importanza come quello dello stadio attraverso tre anonimi disegni senza avviare un dibattito con la città e la categoria professionale», ha aggiunto Acito. A detta del professionista ci sono dubbi anche sula percentuale di ribasso con cui è stato assegnato questo progetto. Stando alle notizie di stampa il Comune di Matera ha acquisito il progetto preliminare con un ribasso del 56%, una percentuale fuori da ogni logica concorrenziale. «Una percentuale di ribasso così alta mi lascia esterrefatto – ha proseguito Acito – ma a preoccuparmi di più è il fatto che noi architetti non sappiamo nulla su come si svilupperà questo intervento, se si escludono le poche notizie riportate dai giornali. Il tema dello stadio è un tema fondamentale assieme all’insediamento della Barilla in quanto, insieme, rappresentano un importante ingresso alla città. L’intervento va studiato e discusso in maniera aperta e condivisa. Le opere vanno presentate prima che diventino progetti esecutivi, per evitare che accada quello che è successo per la stazione FAL di Boeri che la città ha subito come un progetto calato dall’alto. La stessa cosa sta accadendo per Piazza della Visitazione, un progetto di grande respiro e di fondamentale importanza per la città, sul quale non si conosce nessuna informazione ad esclusione di quei pochi rendering diffusi tempo fa. Da architetto, su questo progetto, sono molto curioso di capire come sarà allestito il parco, con quali materiali e come sarà gestito: è fondamentale il confronto con le professionalità locali per valutare le scelte. Se si salta questa fase di confronto poi ci terremo quello che ci impongono, proprio come è accaduto per la stazione centrale».

C’è bisogno quindi di confrontarsi: «Su questi grandi progetti che riguardano la città, il mio non è un interesse personale alla progettazione, ma un invito alla città e ai progettisti locali ad essere protagonisti attraverso un confronto che però deve partire dall’Amministrazione Comunale».

Da qui l’auspicio è che «possano lavorare i giovani architetti materani perché qui in città abbiamo tante menti brave e sensibili che finora sono state escluse. La professione dell’architetto in questa città sta perdendo autorevolezza ed il dibattito sulle grandi opere è ormai una sterile questione da discutere su Facebook. Così non va bene, occorre ritornare a incontrarsi in pubblico e a dibattere nelle piazze sul futuro di Matera», ha poi concluso.

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